Albert Serra, Alessandro Gagliardo e Aura Ghezzi, Hopper Penn e Zoë Bleu Sidel:

all’Astra cinque ospiti internazionali.

Il cinema è ancora un’arte che influenza la nostra percezione del mondo? È ancora in grado di provocare, affascinare e infine emozionare? La settima arte è ancora vivacissima e sfaccettata, eppure è nuovamente alla ricerca di sé stessa in un momento di grandi cambiamenti e grazie ad artisti che rielaborano immagini e racconti con modalità affascinanti ed efficacemente originali. La prossima settimana grazie alla contemporanea presenza di registi, attori, creatori di livello internazionale, vogliamo offrirvi un ricco spaccato del cinema contemporaneo.

Lunedì 8 maggio – alle ore 20.30
Albert Serra, uno dei più importanti registi contemporanei, si distingue per una ricerca tecnica ed estetica particolarmente raffinata. Molto amato dai festival internazionali, presenterà a Firenze in anteprima nazionale il suo Pacifiction (miglior film del 2022 per i Cahiers du Cinéma), viaggio dell’anima tra le magnifiche immagini della Polinesia francese, con un eccezionale Benoît Magimel. 

Mercoledì 10 maggio – dalle ore 20.00
(incontro alle 20.00 + film alle 20.30)
Gli ultimi giorni dell’umanità di enrico ghezzi e alessandro gagliardo è un’opera monumentale che parla della storia del cinema e di tutte le immagini che sono intorno a noi. Un affascinante collage visivo che esce dall’esperienza del piccolo schermo di Blob e si fa racconto cinematografico e cinefilo. Un’immersiva esperienza audio-visiva con le musiche originali composte dal cantautore Iosonouncane. Alessandro Gagliardo, insieme ad Aura Ghezzi, presenteranno al pubblico il film tra le 20 e le 20.30, contestualizzandone la creazione e la realizzazione.

Venerdì 12 maggio – ore 21.00
Hopper Penn e Zoë Bleu Sidel sono due attori americani, figli d’arte (rispettivamente il figlio di Sean Penn e la figlia di Rosanna Arquette). Saranno all’Astra per la serata speciale America oggi con il film indipendente americano Signs of Love di Clarence Fuller, dove interpretano i ruoli dei protagonisti: lui un ragazzo in cerca di riscatto sociale e lei una solitaria ragazza sorda di buona famiglia. Il film, che ha vinto il Premio Corbucci all’ultimo Festival di Roma, è un esempio (come molto cinema americano) di una storia di marginalità ma soprattutto di riscatto. Ma rappresenta anche uno spaccato sociale degli Stati Uniti multirazziali che viene raccontato sempre meno o solo spettacolarizzato. Un esperimento interessante, arricchito dalla presenza attoriale (e non solo) di un cast importante e molto giovane, che in questa occasione fiorentina potrà confrontarsi con un pubblico lontano dal proprio background, raccontando genesi e realizzazione del film.

Vi aspettiamo all’Astra!