AFTER WORK

Cosa faremo quando non dovremo più lavorare? Il nuovo documentario di Erik Gandini (La teoria svedese dell'amore, Videocracy) esplora cos’è oggi l’etica del lavoro e come potrebbe essere un’esistenza libera dal lavoro.

Dal 16 giugno 2023 @cinema ASTRA
Sala: cinema ASTRA

Descrizione

 

AFTER WORK

di Erik Gandini (Svezia 2023, 81 minuti).

La nostra è una società basata sul lavoro. Fin dall’infanzia ci viene insegnato a essere orientati al risultato e competitivi. La maggior parte dei lavori esistenti oggi potrebbe scomparire nei prossimi 15 anni per via dell’automazione e dell’intelligenza artificiale. Potremmo presto dover ripensare al ruolo che il lavoro ha nelle nostre vite come elemento centrale della nostra esistenza. L’approccio di questo documentario è esistenziale, curioso e cinematografico. Attraverso le esperienze dirette dei suoi protagonisti in quattro nazioni emblematiche – Kuwait, Corea del Sud, Usa e Italia – After Work esplora cos’è oggi l’etica del lavoro e come potrebbe essere un’esistenza libera dal lavoro.

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Nel 2013, due ricercatori di Oxford hanno pubblicato “The Future of Employment” (Il futuro dell’occupazione), in cui hanno analizzato la possibilità che diverse professioni vengano sostituite da algoritmi informatici nei prossimi 20 anni. Questo studio, molto citato, è giunto alla conclusione che il 47% dei lavori statunitensi è ad alto rischio. Ad esempio, c’è una probabilità del 99% che gli addetti al telemarketing e i sottoscrittori di assicurazioni perdano il loro lavoro a favore degli algoritmi.  Il 97% di probabilità che entro il 2033 i cassieri saranno sostituiti da macchine. Per gli autisti di autobus le probabilità sono l’89%.

La maggior parte dei lavori esistenti oggi potrebbe scomparire nel giro di qualche anno. Man mano che l’intelligenza artificiale supera l’uomo in un numero sempre maggiore di compiti, sostituirà l’uomo in un numero sempre maggiore di lavori. Si profila un’era di disoccupazione tecnologica, in cui gli scienziati informatici e gli ingegneri del software ci toglieranno essenzialmente il lavoro, e il numero totale di posti di lavoro diminuirà in modo costante e permanente.

La nostra società è una società basata sul lavoro. Fin dall’infanzia ci viene insegnato ad essere orientati al risultato e ad essere competitivi. Mentre impariamo a lavorare, tendiamo a mettere da parte tutti gli altri aspetti dell’essere umano. Possiamo pensare a un futuro diverso?

Uno sguardo al futuro prossimo ci dice che nel XXI secolo potremmo assistere alla creazione della classe dei non lavoratori, caratterizzata da persone che si sentono irrilevanti, senza valore economico perché non possono fare nulla di meglio dell’IA o di un robot e, diventando sostituibili, potrebbero finire per essere privi di una forza politica collettiva.

Il dibattito sulle conseguenze di questa situazione è dominato da esperti di tecnologia ed economisti e spesso dipinto come una distopia fantascientifica. Ciò che manca è la prospettiva umana, nel senso di uno sguardo a ciò che questo significherà per noi come esseri umani. L’approccio di questo documentario è quindi puramente esistenziale e mira a esplorare come saremo e cosa faremo quando non dovremo più lavorare.

Il paradosso del lavoro è che molte persone odiano il proprio lavoro, ma sono molto più infelici se non fanno nulla. Oppure, sono infelici perché non guadagnano abbastanza? O perché c’è una pressione culturale intorno a loro?

Attraverso storie contemporanee, in quattro diversi angoli del mondo, After Work porta allo spettatore utili elementi per disegnare scenari futuri, raccontando aspetti iperbolici e paradigmatici dell’ideologia, dell’etica del lavoro, del rapporto tra esistenza e lavoro, in – Kuwait, Corea del Sud, Stati Uniti e Italia – società con modelli di sviluppo molto distanti tra loro.

Spettacoli al cinema Astra:

venerdì 16 giugno ore 21.00 (v.o sott. ita),  alla presenza del regista Erik Gandini e di Gianluca La Coppola (Segreteria CGIL). (Evento escluso dalla promozione Cinema Revolution).

sabato 17 giugno ore 21.00 (italiano)

domenica 18 giugno ore 19.00 (v.o sott. ita)

martedì 20 giugno ore 21.00 (v.o sott. ita)

mercoledì 21 giugno ore 17.15 (italiano)

venerdì 23 giugno ore 16.00 (italiano), 21.15 (v.o sott. ita)

sabato 24 giugno ore 18.30 (v.o sott. ita)

domenica 25 giugno ore 17.00 (v.o sott. ita)

lunedì 3 luglio ore 17.00 (v.o sott. ita)

lunedì 10 luglio ore 19.00 (v.o sott. ita)

 

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