BUIO IN SALA 2007 // La Psicoanalisi incontra il Cinema

Terzo anno consecutivo la rassegna "Buio in sala": 5 pellicole e numerosi ospiti al termine del film.

Descrizione

A partire dal 9 NovembreStensen|Cinema è lieto di presentare per il terzo anno consecutivo la rassegna “Buio in sala”: lo scopo è quello di unire il mondo della celluloide a quello della psicoanalisi grazie alla proiezione di 5 pellicole e agli interventi di numerosi ospiti al termine del film.

Una terza edizione è sinonimo di consolidamento per questa rassegna imperniata sull’idea di portare in sala uno psicoanalista che guarda, ascolta e commenta un film insieme al pubblico per favorire la percezione e l’ascolto delle risonanze interiori suscitate dalla pellicola. Del resto il Cinema e la Psicoanalisi nascono quasi contemporaneamente e permeano fortemente la cultura del Novecento, trovando, non di rado, spazi d’incontro e di scambio. La sintesi di questa alchimia per cinque settimane vuole essere “Buio in sala”. Il corpo, le sue ragioni e il suo rapporto con l’identità, è il filo rosso che collega i film scelti per quest’anno.

PREZZI

Intero: € 6
Ridotto: € 5 (Studenti, Soci CPF ed altri)
Ridotto Stensen: € 3,50 (tessera Stensen 07)
Abbonamento non nominale: € 25

PROGRAMMA

(TUTTI I FILM INIZIERANNO ALLE ORE 21.00)

  • Venerdì 9 Novembre: “Primo amore” di Matteo Garrone (Italia 2004, 100′)
    Interviene: Paola Golinelli
  • Venerdì 16 Novembre“Ferro 3” di Kim Ki-Duk (Corea del Sud 2004, 95′)
    Interviene: Nino Ferro
  • Venerdì 23 Novembre“Un’ora sola ti vorrei” di Alina Marazzi (Italia 2002, 55’)
    Interviene: Roberto Goisis
  • Venerdì 30 Novembre“Boys don’t cry” di Kimberly Peirce (Usa 1999, 114′)
    Intervengono: Ignazio Senatore e Graziano Graziani
  • Venerdì 7 Dicembre“Le Invasioni barbariche” di Denys Arcand (Canada/Francia 2002, 112′)
    Interviene: Antonella Sessarego

SINOSSI DEI FILM

Primo amore di Matteo Garrone

Tratto dal romanzo Il cacciatore di anoressiche di Marco Mariolini, il film di Garrone, che segue il fortunatissimo L’Imbalsamatore, è ancora una volta una discesa nelle parti più nascoste della provincia italiana. Uno scostante e misogino orafo vicentino incontra tramite un annuncio la ragazza con cui andrà a convivere e su cui riverserà la sua principale perversione estetizzante, costringendola a dimagrire sempre di più. Uno stile molto curato con frequenti chiaroscuri che si soffermano sulla trasformazione del corpo di lei, un’interpretazione notevole della protagonista femminile e l’ambientazione a noi così vicina rendono il film molto interessante e ça va sans dire, attualissimo per la tematica.

Ferro 3 – La casa vuota di Kim Ki-Duk

Presentato come film sorpresa in concorso al Festival di Venezia, ha iniziato il suo inarrestabile successo vincendo il Gran Premio della Giuria. Tae-Suk si muove su una potente moto e dorme ogni notte in una casa diversa, senza rubare nulla, anzi sistemando all’occorrenza le piccole magagne degli appartamenti. Finché un giorno incontra in una casa, che vuota non è, Sun-Hwa, giovane donna disamorata e maltrattata dal marito. Nasce l’amore: assoluto, poetico, straniante. Per l’opera della maturità il regista sceglie di lavorare di sottrazione, privando quasi della parola gli straordinari  protagonisti e lavorando invece sulla profondità dei sentimenti e sulla rappresentazione onirica ed evocativa del mezzo cinematografico.

Un’ora sola ti vorrei di Alina Marazzi

Prima di tutto, un documento intimo e personale, la ricostruzione della figura materna attraverso le bobine di famiglia in 16 e 8 mm, le cartelle cliniche, qualche lettera. Poi, un film che per il pubblico è specchio dell’anima, testimonianza storica e virtuosismo di montaggio. E’ la storia di un ramo della famiglia Hoepli che a Milano ha legato il suo nome all’omonima casa editrice. Storia incentrata in particolar modo sulla madre della regista -scomparsa quando lei aveva solo 7 anni – e sulla vita di una ricca famiglia borghese negli anni Cinquanta. Sicuramente il più riuscito esempio di Cinema privato prodotto negli ultimi tempi in Italia.

Boys don’t cry di Kimberly Peirce

In una cittadina dell’America profonda arriva un giorno un ragazzo che si fa subito benvolere e che conquista il cuore di una ragazza del posto. Quando però si scopre che lo straniero  in realtà è una donna, esplodono l’intolleranza e il sorpruso. Una riflessione in bilico tra docu-dramma e alta scuola attoriale (Hilary Swank è qui premiata con il suo primo Oscar: il secondo arriverà con Million Dollar Baby) per raccontare una crisi d’identità sessuale, la solitudine e le ambiguità di una società che trova nella violenza la sua sola risposta. Tratto da una storia vera avvenuta in Nebraska. novembreHilary Swank è qui premiata con il suo primo Oscar: il secondo arriverà con Million Dollar Baby.

Le Invasioni barbariche di Denys Arcand

Remy, professore cinquantenne divorziato, sta morendo di cancro. Nelle ultime settimane di vita si attornia della famiglia (allargata) e degli amici con cui imbastisce un bilancio su mezzo secolo di mode, fragili conquiste, brucianti sconfitte e dubbi valori. Accanto al divertissement filosofico, retto da un dialogo scoppiettante, che coinvolge il neoliberismo come la caduta delle ideologie o l’agonia della cultura, il film è attraversato da una profonda riflessione sul senso della vita e sulla dignità nell’affrontare la morte. Séguito altrettanto brillante de Il declino dell’impero americano, 1986.

Tutte le proiezioni si terranno presso il Cinema Auditorium Stensen in viale Don Minzoni 25/c – Firenze

A cura di:

STENSEN|CINEMA –
Sofia Ciuffoletti
Michele Crocchiola
Viale Don Minzoni 25/g – 50129 Firenze
Tel. 055/5535858
e-mail: cinema@stensen.org
Sito web: www.stensen.org

CENTRO PSICOANALITICO DI FIRENZE
Sezione Toscana della Societa’ Psicoanalitica Italiana
Stefania Nicasi
Gilberto del Soldato
Via Francesco Puccinotti 99 – 50129 Firenze
Tel. 055/571348
E-Mail: centropsi.fi@dada.it
Sito web: www.spi-firenze.it/