CINEMA DI MONTAGNA
Dal 23 gennaio al 19 marzo una nuova rassegna dedicata al cinema di montagna e altre meraviglie al cinema Astra di Firenze ma anche a Prato (Terminale) e Sesto Fiorentino (Grotta). A cura delle sezioni CAI di Firenze, Prato e Sesto Fiorentino.
Dal 23 gennaio 2024Descrizione
Cinema di montagna e altre meraviglie
GIARDINI SELVAGGI a Firenze / Prato / Sesto Fiorentino
Edizione inverno 2024
Dal 23 gennaio al 19 marzo 2024 – presso Cinema multisala Grotta (Sesto Fiorentino); Terminale cinema (Prato); Cinema Astra (Firenze).
Due mesi di film documentari dedicati al rapporto tra cinema e montagna tra Firenze, Prato e Sesto Fiorentino per parlare di ambiente, avventura, sogni, esplorazione. Un’occasione speciale per conoscere storie poco note e farsi rapire della bellezza delle immagini sul grande schermo. Un viaggio ad alta quota in territori inesplorati e spesso impossibili da visitare.
La rassegna “Giardini Selvaggi” rappresenta un primo esperimento di coordinamento dei cinema e delle sezioni del Club Alpino Italiano delle tre città. Un programma costruito su svariati appuntamenti, che si alternano nelle tre sale aderenti (uno ogni 3 settimane): si parte a Sesto Fiorentino il 23 gennaio, poi Prato e Firenze, alternandosi di volta in volta.
Fino al 19 marzo il tema dei film di montagna sarà dunque presente sia all’interno del programma condiviso sia in alcune, ulteriori, proiezioni fiorentine (le repliche dei titoli più recenti e un evento speciale con ospiti).
Gli spettacoli serali sono alle 21.00, salvo l’Astra di Firenze che propone anche le 18.30 e alcune repliche al mattino nei weekend.
A cura delle sezioni CAI di Firenze, Prato e Sesto Fiorentino, in collaborazione con Fondazione Culturale Stensen, Terminale Cinema, Cinema Multisala Grotta e con l’aiuto di Arci Prato.
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Calendario completo con tutte le proiezioni:
CINEMA GROTTA (Via A. Gramsci 387, Sesto Fiorentino – www.grotta.it) – Rassegna Giardini selvaggi
martedì 23 gennaio – ore 21.00
Jurek di Pawel Wysoczanski (Polonia 2015, 73’) – versione originale sott. ita
Jerzy Kukuczka è stato uno dei più forti scalatori della storia dell’alpinismo. Ha scalato gli Ottomila per ben diciassette volte, aprendo vie nuove, a volte anche in inverno. La sua diciottesima spedizione è stata l’ultima: ha infatti trovato la morte sulla parete Sud del Lhotse nell’ottobre 1989. Il film è una biografia costruita montando rari materiali rintracciabili negli archivi della televisione polacca oppure presso privati.
TERMINALE CINEMA (Via Carbonaia 31, Prato – www.terminalecinema.com)-Rassegna Giardini selvaggi
giovedì 1 febbraio – ore 21.00
Incontro con Andrea Lanfri, atleta paralimpico e alpinista
Il noto alpinista e ex atleta paraolimpico sarà presente in sala, e porterà alcuni dei suoi spettacolari cortometraggi e in modo sempre ironico si confronterà con il pubblico. La serata sarà a scopo benefico in favore della sua onlus Over All Limits APS.
CINEMA ASTRA (Piazza Beccaria 9, Firenze – www.stensen.org)– Rassegna Giardini selvaggi
martedì 6 febbraio – ore 18.30 e 21.00
The North Drift di Steffen Krones (Germania 2022, 94’) – versione originale sott. ita
Una bottiglia di birra tedesca, arenata su una delle isole più remote della Norvegia, nell’arcipelago delle Lofoten, nell’Oceano Artico. Come è arrivata qui? È davvero arrivata dalla Germania? Il regista Steffen Krones vuole andare a fondo della questione. I rifiuti possono davvero viaggiare così lontano? Il film ci accompagna in un’avventura scientifica lungo il fiume Elba, attraverso il Mare del Nord fino alla Norvegia, e ci mostra che siamo parte di un sistema in cui ognuno di noi ha il potere di modificare le cose. Premio Green Film al Trento Film Festival 2023.
CINEMA ASTRA (Piazza Beccaria 9, Firenze – www.stensen.org)
Lunedì 12 febbraio ore 21.00 – INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI
La traccia di Toni – Toni Gobbi da cittadino a guida alpina di Antonio Bocola (Italia 2023, 82’). Alla presenza di Oliviero Gobbi
La vita di Toni Gobbi (1914-1970), famoso alpinista e guida alpina, cresciuto a Vicenza ma trasferitosi a Courmayeur nel 1940. Gobbi ha partecipato alle spedizioni nelle Ande Patagoniche (1957/1958) e al Gasherbrum 4 (1958) ed è stato probabilmente la prima guida cittadina italiana, nonché un grande innovatore della professione a tutti i livelli. Fin dagli anni ’40 è stato un attivo divulgatore delle sue attività attraverso numerosi scritti e conferenze. Nel 1965 è stato uno dei fondatori della UIAGM (unione internazionale delle guide alpine), nata proprio da una sua idea sviluppata a partire dagli anni ’50. Il film è costruito su una grande varietà di materiali: una quindicina di interviste a famigliari, conoscenti, amici e collaboratori di Toni e molti filmati d’epoca, alcuni dei quali digitalizzati per l’occasione e mai diffusi prima. La regia è affidata ad Antonio Bocola che viene dal mondo del cinema ed è noto al grande pubblico soprattutto per il film “Fame Chimica” del 2003.
CINEMA GROTTA (Via A. Gramsci 387, Sesto Fiorentino – www.grotta.it)– Rassegna Giardini selvaggi
martedì 13 febbraio – ore 21.00
Il ragno della Patagonia di Fulvio Mariani (Svizzera 2023, 105’)
L’alpinismo patagonico ha dimostrato di essere difficile e pericoloso, per la lontananza da ogni appoggio e l’instabilità meteorologica. Il regista, forte di un’esperienza diretta, intreccia le gesta di uno dei suoi pionieri, il Ragno di Lecco Casimiro Ferrari, con quella del giovane Matteo della Bordella, che ne rivive le imprese in stile ultramoderno. Estetica e drammaticità degli eventi restano inalterati nel tempo.
CINEMA ASTRA (Piazza Beccaria 9, Firenze – www.stensen.org)
Venerdì 16 febbraio – ore 20.00 (replica)
Domenica 18 febbraio – ore 13.30 (replica)
Jurek di Pawel Wysoczanski (Polonia 2015, 73’) – versione originale sott. ita
Jerzy Kukuczka è stato uno dei più forti scalatori della storia dell’alpinismo. Ha scalato gli Ottomila per ben diciassette volte, aprendo vie nuove, a volte anche in inverno. La sua diciottesima spedizione è stata l’ultima: ha infatti trovato la morte sulla parete Sud del Lhotse nell’ottobre 1989. Il film è una biografia costruita montando rari materiali rintracciabili negli archivi delle televisione polacca oppure presso privati.
TERMINALE CINEMA (Via Carbonaia 31, Prato – www.terminalecinema.com)– Rassegna Giardini selvaggi
giovedì 22 febbraio – ore 21.00
Pasang: all’ombra dell’Everest di Nancy Svendsen (USA 2022, durata 71’) – versione originale sott. ita
La cronaca del tragico e appassionante percorso che portò Pasang Lhamu Sherpa a diventare la prima donna nepalese a scalare l’Everest, nel 1993. Come donna indigena, non istruita e buddista, in un regno indù, il sogno di Pasang di scalare la leggendaria montagna la mette contro la famiglia, gli alpinisti stranieri, il suo governo e la natura stessa. Pasang: The Shadow of Everest celebra la sua storica impresa, che coinvolgerà un intero Paese e darà a una nuova generazione il coraggio di credere nelle proprie possibilità.
CINEMA ASTRA (Piazza Beccaria 9, Firenze – www.stensen.org)– Rassegna Giardini selvaggi
martedì 27 febbraio – ore 18.30 e 21.00
Mountain man di Arun Bhattarai (Bhutan 2022, 22’)- versione originale sott. ita
Phuntsho Tshering è l’unico glaciologo del Bhutan. Ogni anno viaggia a piedi per giorni negli angoli più remoti dell’Himalaya bhutanese per misurare i ghiacciai che si sciolgono rapidamente a causa dei cambiamenti climatici. Yangchen, la figlia di 11 anni, ogni anno da quando ha memoria vede suo padre scomparire per mesi. Durante le sue difficili escursioni, l’unico sollievo di Phuntsho è condividere le proprie avventure con la figlia, attraverso dei video che realizza per lei con il cellulare.
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Ephemeral di Alastair Lee (UK 2022, durata 53’) – versione originale sott. ita
Il film segue gli esperti scalatori Guy Robertson e Greg Boswell nella loro ricerca e scalata di nuove vie invernali. Greg e Guy riescono a completare delle prime ascese davvero straordinarie in alcuni dei più impressionanti scenari di arrampicata. Il film esplora la storia da entrambi i punti di vista, offrendo uno spettacolo senza precedenti nell’arrampicata invernale scozzese. La struttura del racconto e gli avvincenti momenti in parete sono accompagnati da interviste a Simon Richardson e Helen Rennard.
CINEMA ASTRA (Piazza Beccaria 9, Firenze – www.stensen.org)
Domenica 3 marzo – ore 13.30 (replica)
Giovedì 7 marzo – ore 19.00 (replica)
Pasang: all’ombra dell’Everest di Nancy Svendsen (USA 2022, durata 71’)- versione originale sott. ita
La cronaca del tragico e appassionante percorso che portò Pasang Lhamu Sherpa a diventare la prima donna nepalese a scalare l’Everest, nel 1993. Come donna indigena, non istruita e buddista, in un regno indù, il sogno di Pasang di scalare la leggendaria montagna la mette contro la famiglia, gli alpinisti stranieri, il suo governo e la natura stessa. Pasang: The Shadow of Everest celebra la sua storica impresa, che coinvolgerà un intero Paese e darà a una nuova generazione il coraggio di credere nelle proprie possibilità.
CINEMA GROTTA (Via A. Gramsci 387, Sesto Fiorentino – www.grotta.it)– Rassegna Giardini selvaggi
martedì 5 marzo – ore 21.00
La bicicletta e il badile di A. Valtellina e M. Panseri (Italia 2022, 90’)
Venerdì 4 luglio 1952, Hermann Buhl, che sarà conosciuto in seguito come un grandissimo alpinista (tra le altre salite, celebri la prima salita al Nanga Parbat e al Broad Peak), lascia Innsbruck in bicicletta, risale la valle dell’Inn, dopo 150 chilometri arriva alla base della parete nord-est del Pizzo Badile, la sale in solitaria attraverso la via Cassin, scende, riprende la bicicletta e torna verso casa, per essere al lavoro il lunedì mattina. Un’impresa celebre, raccontata in poche asciutte pagine nel bellissimo libro autobiografico È buio sul ghiacciaio. Estate 2021. Maurizio Panseri e Marco Cardullo decidono che oggi non ha più alcun senso spostarsi in automobile, soprattutto per andare in montagna. Ripercorrono l’itinerario ciclistico e alpinistico di Hermann Buhl: per lui la bicicletta era una necessità e il mezzo che aveva disposizione per compiere l’impresa, per i nostri sarà il mezzo per ripensare lo sport in modo sostenibile. Il viaggio di Maurizio e Marco si offre quale cornice per incontri con persone che hanno legato il proprio nome a quello della montagna.
TERMINALE CINEMA (Via Carbonaia 31 – Prato – www.terminalecinema.com)– Rassegna Giardini selvaggi
giovedì 14 marzo – ore 21.00
The Sanctity of Space di R. Ozturk e F. Wilkinson (USA 2021, 102’) – versione originale sott. ita
Brad Washburn è stato il più grande fotografo aereo di montagna di tutti i tempi. Penzolando dal portellone di un aereo, ha volato sopra catene montuose inesplorate, creando immagini iconiche. Più di ottant’anni dopo, i compagni di cordata Renan Ozturk e Freddie Wilkinson guardano alcune delle immagini di Washburn e hanno quest’idea folle: piuttosto che salire, il loro sogno è di attraversare le cime più proibitive della catena, sul massiccio del Mooses Tooth. Girato nell’arco di cinque anni, The Sanctity of Space riunisce materiali visivi di altissimo livello – dalle stupefacenti fotografie in bianco e nero di grande formato di Washburn e Ansel Adams, alle più avanzate riprese in elicottero, fino alla fotografia spaziale – con una storia indimenticabile che attraversa le generazioni. È sia un racconto d’avventura da brivido che una celebrazione dello spirito dell’esplorazione.
CINEMA ASTRA (Piazza Beccaria 9, Firenze – www.stensen.org)– Rassegna Giardini selvaggi
Martedì 19 marzo – ore 18.30 e 21.00
This cold Life di Darren Mann (USA 2017, durata 88’)- versione originale sott. ita
Benvenuti a Longyearbyen, l’unico insediamento nell’arcipelago norvegese delle Svalbard. Situata a 483 km dal Polo Nord, dove gli orsi polari sono più numerosi degli umani, e con la particolarità di essere la città più settentrionale del mondo, Longyearbyen è una comunità con un clima che non perdona, tristemente isolata e dal futuro economico incerto. Come molte piccole città, Longyearbyen era un tempo un vivace centro industriale, e ora sta lottando per trovare modi innovativi per sostenersi. Incontriamo il Pastore Leif, l’albergatrice Anna Lisa, la minatrice Linda e l’artista Olaf. Dopo un sorso di “birra polare”, la birra locale, si prende una barca per incontrare Sasha, l’unico residente e guardiano di Pyramiden, un museo ghiacciato dei bei vecchi tempi dell’Unione Sovietica. This Cold Life ci presenta un gruppo affiatato di residenti vivaci e intraprendenti, decisi a preservare il luogo che chiamano casa.
Info: www.caifirenze.it – www.caiprato.it – www.caisesto.it
www.stensen.org – www.grotta.it – www.terminalecinema.com
Ingresso 8 euro / Ridotto 5 euro (soci CAI)