
Sulla libertà di morire con dignità
La relazione "Sulla libertà di morire con dignità" tenuta da P. Ennio Brovedani sj al convegno sul Fine Vita organizzato dall’Associazione Human.
venerdì 17 gennaio 2020Descrizione
SULLA LIBERTÀ DI MORIRE CON DIGNITÀ
Il controverso dibattito contemporaneo
Da diversi decenni, ormai, in molti Paesi del mondo è in corso un ampio e controverso dibattito sul riconoscimento o meno di un diritto ad una morte anticipata, o, in termini più specifici, sul problema etico-giuridico dell’ammissibilità morale del ricorso all’eutanasia, — nelle diverse modalità in cui il paziente può essere aiutato a morire (eutanasia passiva, attiva, o suicidio assistito).
Il miglioramento delle condizioni igieniche di vita, la sempre più diffusa informazione sanitaria e, soprattutto, i crescenti sviluppi della ricerca e sperimentazione biomedica hanno di molto allungato le aspettative e la durata della vita umana, anche se non proporzionatamente la sua qualità.
Nelle istituzioni sanitarie è in atto un profondo ripensamento e rinnovamento in merito e tra gli stessi cittadini sta anche maturando una crescente e positiva presa di coscienza che le persone — giunte al termine della loro vita — devono essere rispettate nella loro autonomia e dignità, in considerazione soprattutto della loro estrema fragilità e vulnerabilità. I problemi però sollevati dagli inarrestabili sviluppi della ricerca e sperimentazione biomediche sono molteplici, spesso inediti ed estremamente complessi. Essi coinvolgono in vario modo la nostra società, la politica sanitaria e anche ogni singolo cittadino.
Se vuoi conoscere lo stato del controverso dibattito internazionale in corso scarica qui e leggi la relazione “Sulla libertà di morire con dignità”, tenuta da P. Ennio Brovedani sj il 17 gennaio 2020 al Convegno FINE VITA – tra diritto alla vita e diritto alla libertà, organizzato dall’Associazione HUMAN – Diritti e Libertà, in collaborazione con l’ORDINE DEGLI AVVOCATI di Firenze, la FONDAZIONE PER LA FORMAZIONE FORENSE dell’Ordine degli Avvocati di Firenze e con il patrocinio della Fondazione Stensen.