African Diaspora Cinema Festival
L'edizione 2021 dell'African Diaspora Cinema Festival, in collaborazione con lo Stensen.
lunedì 8 e martedì 9 novembre 2021Descrizione
L’African Diaspora Cinema Festival va al cinema: dopo l’edizione 2020 rinviata quest’estate nel giardino di Villa Romana e alla Manifattura Tabacchi, l’edizione 2021 sarà proiettata sul grande schermo del Cinema Stensen. Siamo tutti molto felici di questa collaborazione!
QUI il volantino in pdf.
QUI direttamente il programma.
“Fondato nel 2013 dal cineasta Fide Dayo, il festival mira a trascendere le gerarchie culturali e i confini geografici spesso implicati da termini come “film africano” o “cinema africano”.
L’ADCF presenta invece film da e sull’Africa e sulla diaspora africana e si concentrano sull’eterogeneità, la mobilità e sulle interconnessioni culturali e infrastrutturali globali. Il digitale ha reso possibile, tra l’altro, la proliferazione di piattaforme di scambio internazionali e una circolazione non mediata della industria del cinema e un contatto diretto con i registi, aggirando i canali classici di distribuzione. La selezione dei 12 film dell’edizione 2021 dell’African Diaspora Cinema Festival – su un totale di 120 opere in concorso – riunisce le opere di registi di base in Africa o della diaspora globale ma anche di autori che si muovono tra più mondi. Negli ultimi mesi, il cinema si è trasformato in un’esperienza solitaria, su piccolo schermo. Durante la pandemia, le piattaforme di streaming hanno monopolizzato l’esperienza cinematografica e hanno eclissato la vivacità del cinema vissuto in comunità, al di là degli algoritmi individualizzati guidati dal consumatore. Il cinema era ed è un luogo del collettivo, che riflette e ripensa opinioni, valori, morale, estetica, politica e identità. Il cinema affronta l’ignoto, lo scomodo e le rotture estetiche, è un luogo di discussione, di consenso o dissenso, dà inizio ai processi di cambiamento.
Quest’anno, per la prima volta, l’ADCF collabora con la Fondazione Stensen e presenterà l’edizione 2021 al Cinema Stensen”
Fide Dayo, Davood Madadpoor, Angelika Stepken, Teodora Talhos
“The African Diaspora Cinema Festival goes cinema: after the postponed 2020 edition this summer in the Villa Romana garden and Manifattura Tabacchi, the 2021 edition will be shown on the big screen of Cinema Stensen. We are all very happy about this cooperation!
Founded in 2013 by filmmaker Fide Dayo, the festival aims to transcend the cultural hierarchies and geographic boundaries often implied by terms like “African film” or “African cinema.”
Instead, ADCF presents films from and about Africa and the African diaspora and focuses on heterogeneity, mobility, and global cultural and infrastructural interconnections. Digital technology has made possible, among other things, the proliferation of international exchange platforms and an unmediated circulation of the film industry and direct contact with filmmakers, bypassing traditional distribution channels. The selection of 12 films for the 2021 edition of the African Diaspora Cinema Festival – out of a total of 120 works in competition – brings together works by filmmakers based in Africa or in the global diaspora, but also by filmmakers who move between several worlds.
In recent months, filmmaking has turned into a solitary, small-screen experience. During the pandemic, streaming platforms monopolized the cinematic experience and eclipsed the vibrancy of cinema experienced in community, beyond individualized consumer-driven algorithms. Cinema was and is a place of the collective, reflecting and rethinking opinions, values, morals, aesthetics, politics, and identity. Cinema confronts the unknown, the uncomfortable, and aesthetic ruptures; it is a place of discussion, of consensus or dissent, a beginning of processes of change.
This year, for the first time, the ADCF is collaborating with the Stensen Foundation and will present Edition 2021 at the Stensen Cinema”
Fide Dayo, Angelika Stepken, Davood Madadpoor, Teodora Talhos
Lunedì 8 novembre
ore 16.30 Introduzione dei Film ADCF 2021 con Fide Dayo, direttore ADCF
a seguire
Lucie Viver, Sankara is not dead, 2019 Francia, film, 109’, francese, sottotitoli in inglese
Dopo la rivolta popolare del Burkina Faso dell’ottobre 2014, il giovane poeta Bikontine mette in discussione il suo sogno di cercare una vita migliore in Occidente. Decide di andare incontro ai suoi concittadini lungo l’unica linea ferroviaria del paese. Da sud a nord, attraverso città e villaggi, impara a conoscere i loro sogni e le loro delusioni, confrontando la sua poesia con le realtà di una società in rapido cambiamento. Il suo viaggio alla fine rivela la duratura eredità politica del famoso ex presidente Thomas Sankara, assassinato nel 1987 e conosciuto come il “Che Guevara africano”. Lucie Viver ha studiato storia filosofia prima di lavorare come assistente alla regia. In particolare, ha lavorato a film di Otar Iosseliani, Mati Diop e Rabah Ameur-Zaïmèche. Nel 2013, è stata ammessa al laboratorio di sceneggiatura La Fémis. Da allora, sviluppa diversi progetti di film documentari e di fiction. “Sankara is not dead” è il suo primo film.
Massimo Amici, A Portopalo Moon, 2020 Regno Unito, corto, 16’15”, italiano
La crisi dei migranti in Europa è una vicenda storica e brutale, all’interno della quale possiamo trovare un tema universale con cui molti di noi possono relazionarsi: la ricerca di una casa. Attraverso un pescatore solitario che ha perso la sua strada, e un ragazzo che ha avuto la fortuna di arrivare in Sicilia, il film racconta la storia di tutti coloro che lottano per integrarsi, in un modo o nell’altro. Il loro bisogno di trovare una casa e una famiglia accogliente, e la disperazione con cui cercano questa appartenenza sono i temi che vengono raccontati nel film. Massimo Amici è nato a Roma e cresciuto a Toronto. Ha iniziato la sua carriera come art director creando lavori commerciali per agenzie pubblicitarie, tra cui Y&R, Saatchi & Saatchi e McCann-Erickson. Nel 2001 ha diretto il suo primo corto, “Acaluma”, vincendo il premio della giuria di Coming Soon TV. I suoi corti hanno vinto premi in Italia e all’estero, tra cui Miglior Cortometraggio al Queens International Film Festival di New York. Attualmente residente a Londra, Massimo continua a sviluppare il suo mestiere di narratore come sceneggiatore, montatore e regista.
Zakaria Nouri, Aicha, 2021 Marocco, 21’34”, arabo
Alla periferia della città, in una casa tradizionale, Aicha, una donna di 26 anni, conduce uno stile di vita monotono. Durante il giorno, fa le faccende domestiche e si prende cura dell’anziana madre, che è malata e costretta a letto. La sera, Aicha esce di casa e aspetta di incrociare la strada di un camionista.
Kiana Harris, Aje Ijo, 2020 Stati Uniti d’America, 14’, inglese
“Aje Ijo” (Short Dance Film Series) è incentrato sull’umanità, la resilienza e la vulnerabilità delle persone africane e della diaspora (di tutti i generi), interrogando il binario di genere occidentale e interrompendo le nozioni di mascolinità e femminilità. La nostra complessità individuale e collettiva, la sopravvivenza, la prosperità, e infine la nostra guarigione come popolo sono in gioco, e costringono l’elaborazione di questa narrazione. A tal fine, il film richiama elementi delle cosmologie spirituali della diaspora africana, in particolare quelli che emergono dalla coscienza divina Yoruba, Ifa, e le Orisa (divinità) che la compongono. Kiana Harris, residente a Seattle, Washington, ha creato e debuttato il suo primo film di danza intitolato “Divine” nel 2016, disponibile su Vimeo. “Aje Ijo” è stato proiettato all’Artist of Color Expo & Symposium, Translations: Seattle Transgender Film Festival e On The Boards, per citarne alcuni. Harris ha recentemente proiettato il suo lavoro a livello internazionale nel Regno Unito, in Uganda e in Canada. La sua missione come regista è quella di reclamare le immagini in una rappresentazione non strumentale dalla lente di una donna africana, ed essere uno dei tanti strumenti per guidare la liberazione nera.
ore 20.00
Presentazione del ADCF 2021, con un brindisi e la musica di Laurie Levy Adams, cantante Jazz di Chicago, accompagnata da Sky Hobson
ore 21.00 Philippe Talavera, Kapana, 2020 Namibia, 60’12”, inglese Anna de Manincor, ZimmerFrei, The City Within, 2020 Italia, 30’, italiano
Namibia: un paese dove la sodomia è ancora un crimine e le relazioni gay sono stigmatizzate. Kapana: un modo di preparare la carne cruda, tipicamente di manzo, in Namibia, grigliandola su fuoco aperto. La carne grigliata è spesso venduta nei mercati all’aperto. Due vite: George (Adriano Visagie) è un broker assicurativo della classe media che vive nella città centrale, Windhoek. Simeon (Simon Hanga) è un venditore di kapana che vive a Katutura, la township di Windhoek Due segreti. Un incontro improbabile in un bar. E il resto è storia… Nato in Francia, Philippe Talavera vive in Namibia dal 1997 dove è residente permanente. Fondatore dell’Ombetja Yehinga Organisation Trust, ha diretto film come “Kukuri” (2018 – nominato miglior film Africa del Sud AMVCA 2020), “Salute!” (2017 – vincitore Sotigui Award miglior attore Africa del Sud), “Pap and milk” (2016), “Now that I can talk about it” (2014) e “Stinky boy” (2012). Com’è vivere in una città che non hai mai visto? Filmon vive a Bologna da metà della sua vita, studia scienze politiche, gioca a baseball in una squadra di atleti ipovedenti e si muove con disinvoltura tra i portici, le piazze e i palazzi storici della città. Filmon non pensa alla città come a una mappa vista dall’alto. La sua città si espande sotto i suoi piedi, passando sempre per gli stessi punti, un labirinto riconosciuto dal tatto e dall’udito. La seconda metà del film adotta la prospettiva di Ada, una bambina di dieci anni. Racconta la storia di Filmon il giorno in cui diventa cittadino italiano, un paese che non ha mai visto con i suoi occhi, mentre la città del futuro che Ada immagina è tutta diversa da quella che sta per accendersi (riaccendersi) al di là del suo balcone. Anna de Manincor è artista, autrice e regista. Insegna Videomaking alla NABA Academy di Milano e Videosculpure all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dal 2000 lavora all’interno del collettivo ZimmerFrei, fondato con il sound designer Massimo Carozzi e l’artista Anna Rispoli. Esplorando i confini tra spazio pubblico e territori privati, ZimmerFrei ritrae situazioni quotidiane di vita e di lavoro, alla ricerca di improvvise e instabili epifanie.
Martedì 9 novembre
ore 16.30 Introduzione dei film della giornata
a seguire
Adeoluwa Owu, The Griot, 2020 Nigeria, 109’49”, inglese
Lakunle, un uomo timido con un talento per creare storie uniche e divertenti, si accontenta di narrarle ad un amico opportunista ed estroverso, Sanmi, che va avanti a raccontare queste storie a feste e locali; diventando famoso nel villaggio. L’unica cosa che Lakunle desidera è l’amore di Tiwa, la ragazza più bella del paese. Chiede al suo amico Sanmi di aiutarlo a ottenere l’attenzione di Tiwa, ma Sanmi, nel suo egoismo, tradisce l’amico e cerca di avere Tiwa per sé. Dopo aver scoperto i trucchi di Sanmi, l’amicizia fra i due si rompe. Tiwa e Lakunle vanno d’accordo e si innamorano, mentre Sanmi è caduto in disgrazia dopo che, su richiesta del re, non è stato in grado di presentare una storia degna. Spinto dalla gelosia, Sanmi attacca Tiwa e Lakunle, uccidendo involontariamente Tiwa. Adeoluwa Owu è un premiato regista e direttore della fotografia con anni di esperienza di produzione sia in TV che nell’industria cinematografica in Nigeria. Nel 2016, ha diretto il suo primo cortometraggio intitolato “Distraction” che ha vinto 3 importanti premi all’inshot film festival del 2017. Successivamente ha continuato a dirigere altri lungometraggi nel 2018 -2019 come “Preserved Generation”, “Camouflage”, “Gaslight” e uno show televisivo, “Come chop with me Naija”.
Dèwun Owusu, Lockdown Lunch Club, 2020 Sudafrica, 23’12”, inglese, xhosa
Il 26 marzo 2020, il Sudafrica è stato costretto ad uno dei più severi lockdown Covid-19 del mondo. Tra i più colpiti da questo periodo ci sono gli abitanti delle township del paese, segnati dalla povertà. A Langa, la prima township pianificata del paese, un gruppo di improbabili eroi si fa avanti per sostenere la propria comunità e mostrare che il futuro è nelle nostre mani, dobbiamo solo costruirlo. Il direttore della fotografia ghanese-americano Déwun Owusu è un narratore visivo con oltre un decennio di esperienza nella produzione di contenuti per trasmissioni e pubblicità globali. Ora è fondatore e direttore della fotografia di ICLASS Media Group, una società di strategia e produzione video a servizio completo. Durante questo capitolo della sua vita di creatore, sta rivolgendo la sua attenzione a raccontare storie umane che hanno origine nel continente africano.
Ram Ally K, Cece Mlay, Ash Mswaki, NYARA “The Kidnapping”, 2020 Repubblica Unita di Tanzania, film, 75’, inglese, swahili
Rehema, la figlia di un ricco uomo d’affari Adam Mbena viene rapita da una famigerata banda di criminali. Adam viene ricattato e ha solo 24 ore per pagare un riscatto o perdere la sua unica amata figlia. Adam cerca l’aiuto di Faith Komba, una detective e la sua squadra di tre giovani agenti Paul, Baraka e Santos per salvare Rehema il prima possibile. Nyara è il primo lungometraggio della Wanene Entertainment, e uscirà nei cinema di tutta la Tanzania il 30 dicembre. Ram Ally K è uno scrittore e regista tanzaniano, che ha iniziato ufficialmente la sua carriera nel 2011. Prima di dirigere film, ha recitato quando era a scuola. Ha studiato Belle Arti e Performance all’Università di Dar es Salaam (UDSM) dal 2008 al 2010. Ha partecipato a un workshop di formazione allo Ziff (Zanzibar International Film Festival), guidato dal direttore della fotografia e produttore Barry Braverman.
ore 20.30 Aperitivo
ore 21.00 Proiezioni a seguire Q&A
Luca Ciriello, L’armée rouge (The red army), 2020 Italia, 60’, francese, sottotitoli in italiano
Idrissa Koné, in arte Birco Clinton, vive in un container di amianto nella periferia orientale di Napoli e ha un sogno: diventare il re della musica coupé décalé in Europa. Per riuscirci ha creato L’Armée Rouge, una band di ragazzi della Costa d’Avorio che lo sostiene e lo aiuta ad organizzare la sua grande festa di Natale. Dopo la laurea in Lettere Moderne, Luca Ciriello ha lavorato come reporter in Tanzania da giugno 2015 a giugno 2016. Nel 2016 ha completato il Corso di Specializzazione in Cinema della Scuola di Cinema Pigrecoemme di Napoli. Nel 2017 lavora come operatore di ripresa, montatore e assistente colorista per i telegiornali RAI e, grazie al bando Cultura Crea del MiBACT, fonda la società di produzione video Lunia Film Srls di cui è amministratore unico. Nel 2018 studia cinema documentario presso l’Atelier FilmAp Real Cinema di Ponticelli (Napoli) e il suo primo cortometraggio, “Racconti dal Palavesuvio” viene pubblicato. Nel 2020 produce il suo primo film, un cortometraggio storico dal titolo “Eroi Perduti”.
Andre Wynter, Sweet Rind, 2020 Giamaica, 26’57”, inglese
Elsie tiene Algie prigioniero nel seminterrato della chiesa incompiuta di suo padre. Algie, la mente di una famigerata operazione di truffa in Giamaica, ha giustiziato sua sorella, suo cognato e suo nipote. La sua morte è stata causata dal tentativo di smascherare il tentativo di Algie di estorcere suo padre. Usando le tattiche di combattimento dei maroon, Elsie cattura Algie. Amministra una punizione pesante, giustapposta a una lezione di storia giamaicana, mentre cuce una trapunta. Elsie lotta con la nozione di perdono, dato che la giustizia potrebbe non essere servita in modo soddisfacente dal sistema penale; porre fine alla sua vita sembra più appropriato. Andre Wynter ha trovato il suo talento utile nell’esecuzione e nella supervisione di diverse discipline mediatiche, dal cinema alla televisione, dalle relazioni pubbliche alla gestione dei social media. La sua competenza è nella produzione televisiva e cinematografica. Privo di finanziamenti adeguati, è stato in grado di eseguire tutti gli aspetti del processo creativo dalla scrittura, produzione, montaggio e marketing. Wynter ha sviluppato una serie di esperienze pratiche affinate come freelance, imprenditore e dipendente di Television Jamaica; la più grande società di comunicazione dei Caraibi.
ore 23.00 Annuncio dei Premi Con Fide Dayo, direttore ADCF