GUARDARE IL FUTURO nel Cinema
Com’è cambiato, tra disillusioni e stravolgimenti sociali, il rapporto con il nostro futuro? Un percorso filmico tra classici e contemporanei per riflettere assieme sul mondo che verrà.
dal 4 ottobre al 29 novembre 2007Descrizione
Com’è cambiato, tra disillusioni e stravolgimenti sociali, il rapporto con il nostro futuro? Su quali basi stiamo costruendo la società che verrà ed in quale modo esprimiamo le nostre ambizioni individuali e di comunità? Dal lavoro al senso civico, dai grandi problemi come l’ambientalismo e la sostenibilità alle difficoltà della progettazione della famiglia e della vita quotidiana, un percorso filmico tra classici e contemporanei per riflettere assieme sul mondo che verrà.
Programma:
- Giovedì 4 Ottobre ore 21.00 – “Vogliamo vivere” di Ernst Lubitsch (To Be or not to Be, Usa 1942, b/n, 99’). Nella Varsavia occupata dai nazisti una compagnia teatrale, vedendo censurata la propria commedia “Gestapo, ripiega sull’Amleto, facendone un vessilo di libertà. L’occupazione e la guerra raccontati in tono di commedia da un grande del cinema internazionale. Un classico indimenticabile per riscoprire cosa sia la Speranza ed il suo ruolo nella nostra quotidianità.
- Giovedì 11 Ottobre, ore 21.00– “Nel 2000 guerra o pace” di William Cameron Menzies (Things to come, GB 1936, b/n, 92’) 1940, un drammatico conflitto distrugge il mondo ma dalle rovine rinasce una nuova società, pacifica e tecnocratica; attraverso le parole e le idee di H.G. Wells, che ne è lo sceneggiatore, seguiamo lo sviluppo di questa società per cento anni, fino all’inevitabile rivolta. Agli albori della fantascienza, una testimonianza della fiducia allora riposta nella Scienza e nel progresso tecnologico.
- Giovedì 18 Ottobre ore 21.00 – “Soylent Green” di Richard Fleisher (id, USA 1973, 97′, V.O. con sottotitoli) In una New York sovraffollata, assediata dall’immondizia e prostrata dall’inquinamento e dalla povertà, il detective Thorn ed il vecchio Sol si trovano ad indagare su un misterioso delitto nell’alta società. Dal “Rapporto sui limiti dello sviluppo??? del 1971 un cult della fantascienza anni Settanta, suggestivo affresco di un futuro non ancora scongiurato, espessione della riflessione di quegli anni sulle gravi controindicazioni sociale ed ambientali del progresso tecnologico.
- Giovedì 25 Ottobre ore 21.00 – “Codice 46” di Michael Winterbottom (Code 46, UK 2003, 92′) Nella Shanghai prossima ventura, un dirompente incontro tra l’investigatore William e la colpevole Maria ci svela un mondo dominato dalla genetica e dalle assicurazioni. Un complesso di suggestioni dei nostri tempi, dalla globalizzazione al controllo delle informazioni, per riflettere sullo status di “individui”.
- Giovedì 8 Novembre ore 21.00 – “Volevo solo dormirle addosso” di Eugenio Cappuccio (id, ITA 2004, 96′) A Marco Pressi, motivatore in una multinazionale e manager rampante, viene data la responsabilità di 25 improvvisi licenziamenti. Tra lavoro e vita privata, un drammatico affresco della vita lavorativa attuale vista dall’alto della classe dirigente, tra abusi e sfruttamento, precariato e disillusione giovanile.
- Giovedì 15 Novembre ore 21.00 – “I figli degli uomini” di Alfonso Cuarón (Children of Men, Jap/UK/USA 2006, 109′) 2027, da 18 anni non nascono più bambini e l’umanità sta accelerando la propria autodistruzione ma, in una Londra nazionalista e violenta, viene scoperta una donna incinta. Per portarla in salvo inizia un viaggio attarverso lo sbando di un mondo indifferente al proprio futuro, ignaro del buon senso, incapace di sorprendersi, indesideroso di ricordare.
- Giovedì 22 Novembre, ore 21.00 – “Il vento fa il suo giro” di Giorgio Diritti (E l’aura fai son vir, ITA 2005, 110′) La difficile integrazione di un allevatore francese e della sua famiglia nella comunità alpina di Chersogno, dedita ad antiche memorie partigiane ed alla conservazione della poca popolazione rimasta. Nel quadro di splendidi paesaggi, il disperato tentativo di creare una dialettica tra tradizione e innovazione, tra memoria e futuro, per un esordio alla regia lucido e significativo. Suggestivo l’uso delle lingue, tra italiano, francese ed occitano, nella caratterizzazione dei personaggi.
- Giovedì 29 Novembre, ore 21.00 – “Still Life” di Jia Zhang-Ke (Sanxia Haoren, Cina/Hong Kong 2006, 108′) Sullo sfondo dello smantellamento dei territori dello Yangtze che verrano sommersi dalla Diga delle Tre Gole, si avvicendano edifici e generazioni passati attraverso l’impero e il comunismo, fino alla nuova Cina. Dall’impalpabilità dell’abbandono, dalla trasandatezza delle nuove strutture sociali, ineluttabile rinasce la vita. Leone d’oro Venezia 2006