Festival dei popoli, la regista di Antropocene allo Stensen

Il Festival dei Popoli dedica un omaggio alla regista Jennifer Baichwal che sarà allo Stensen per un incontro con il pubblico e per presentare i suoi film.

12 novembre 2022
Sala: cinema Stensen
Ospiti: Jennifer Baichwal

Descrizione

Il 63° Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, in programma dal 5 al 13 novembre 2022 a Firenze, dedica un omaggio a Jennifer Baichwal, una delle cineaste più impegnate nel raccontare l’impatto della razza umana sull’ambiente.
La regista sarà ospite al cinema Stensen sabato 12 novembre in due momenti: alle 11.30 per un incontro aperto al pubblico (ingresso libero fino a easurimento posti) e alle 15.30 per presentare il suo nuovo documentario Into the weeds, dedicato alla causa legale contro Monsanto e il suo erbicida tossico. Sempre sabato 12 novembre allo Stensen (ore 10), sarà presentato il documentario Antropocene (2018) che documenta l’impatto negativo delle attività umane sul pianeta, con riprese realizzate anche nelle cave di marmo di Carrara e a Venezia.
L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Fondazione Stensen che, insieme a Valmyn, distribuisce per l’Italia i documentari Watermark e Anthropocene.

PROGRAMMA

SABATO 12 NOVEMBRE 2022

ORE 10: Antropocene – L’epoca umana

ORE 11.30: incontro con la regista Jennifer Baichwal (ingresso libero fino a esaurimento posti)

ORE 15.30: Into the weeds. A seguire incontro con la regista.

Antropocene – L’epoca umana

di N. De Pencier, J. Baichwal, E. Burtynsky (Canada 2018, 87′)

Secondo frutto della collaborazione tra i registi Jennifer Baichwal e Nicholas de Pencier con il fotografo Edward Burtynsky, il film esplora il concetto di una nuova era geologica che segna la fine dell’Olocene, segnata dall’impatto dell’umanità sulla natura e, più complessivamente, sulla terra. I tre autori intraprendono un viaggio lungo quattro anni e per cinque continenti al seguito di un gruppo internazionale di ricercatori, impegnati in uno studio sui cambiamenti in atto negli ultimi secoli, allo scopo di documentare gli effetti delle attività umane sul pianeta. Ne viene fuori un ritratto maestoso e agghiacciante di un pianeta sull’orlo dell’estinzione: l’emergenza climatica, l’urbanizzazione incontrollata, l’inquinamento atmosferico e dei mari, la deforestazione e lo sfruttamento dei giacimenti di materie prime, lo sterminio degli animali e della biodiversità vegetale, i tanti segni di una catastrofe cui non si presta sguardo e ascolto. Un’apocalisse che sembra lontana nel tempo e nello spazio ma che ci riguarda da vicino, come testimoniano anche le riprese realizzate nelle cave di marmo di Carrara e a Venezia, sommersa dall’alta marea.

Into The Weeds

di Jennifer Baichwal (Canada 2022, 96′)

Il glifosato è l’erbicida più diffuso al mondo e per via della sua efficacia e centinaia di milioni di chilogrammi di questa sostanza vengono utilizzati ogni anno in agricoltura a livello globale ma anche in parchi, campi da golf, linee ferroviarie, corridoi idroelettrici, cimiteri e foreste, tanto che i suoi residui sono stati rilevati in un’ampia varietà di prodotti alimentari nel mondo.

Il film della canadese Jennifer Baichwal – regista di Watermark (2013) e Anthropocene (2018) – segue l’ex custode Lewayne “Lee” Johnson e la sua lotta contro Monsanto, multinazionale agrochimica acquisita dal gigante farmaceutico tedesco Bayer nel 2018: l’uomo è stato il primo ad andare in giudizio in una serie di cause che coinvolgono decine di migliaia di querelanti che sostengono che il diserbante Roundup della Monsanto (e l’altro erbicida Ranger Pro, a base di glifosato) abbia causato loro linfomi maligni. Ricavando accesso ai carteggi digitali interni all’azienda farmaceutica, la lunga indagine per il processo conclusosi nel 2018 ha dimostrato la malafede dei suoi dirigenti che, benché al corrente dei rischi legati all’uso del glifosato ne hanno sempre minimizzato l’impatto.

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