L’amore per il cinema, al cinema

I film più visti, applauditi e premiati della stagione.

giugno-settembre 2022
Sala: Manifattura Tabacchi

Descrizione

NON SOLO

CINEMA IN MANIFATTURA 2022

Film / Musica / Libri / Teatro / Incontri

@ Piazza dell’orologio dal 28 giugno all’8 settembre

A cura di Fondazione Stensen

 

70 serate che raccontano storie personali e collettive, intense, toccanti, avvincenti, talvolta sconcertanti e bizzarre. Storie d’amore, di guerra, di viaggio e d’avventura, commedie, thriller e fantascienza. Parole e immagini che rinfrescano la mente arricchendoci e facendoci riflettere.

Programma completo Manifattura Tabacchi giugno-luglio 2022.

 

L’amore per il cinema, al cinema

a cura di Fondazione Stensen

Proiezioni ore 21.30

 

28 giugno – Competencia official / Finale a sorpresa di Gastón Duprat & Mariano Cohn (Spagna 2021 – 114’) v.orig. sott. ita

29 giugno – Ennio di Giuseppe Tornatore (Italia 2021 – 150’)

2 luglio – Licorice pizza di Paul Thomas Anderson (Usa 2021 – 133’)

5 luglio – Alcarras di Carla Simon (Spagna 2022 – 120’)

7 luglio – Flee di Jonas Poher Rasmussen (Danimarca 2021, 90’)

9 luglio – Il capo perfetto di Fernando León de Aranoa (Spagna 2021 – 115’)

10 luglio – The french dispatch di Wes Anderson (Usa 2021 – 108’)

13 luglio – After love di Aleem Khan (Uk 2020 – 89’)

14 luglio – Top gun – Maverick di Joseph Kosinski (Usa 2022 – 131’) – v.orig. sott. ita

16 luglio – È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino (Italia 2021 – 130’)

18 luglio – Lunana: il villaggio alla fine del mondo di Pawo Choyning Dorji (Bhutan 2021, 109’)

19 luglio – Parigi, 13 Arrondissment di Jacques Audiard (Francia 2021 – 105’) v.orig. sott. ita

23 luglio – Elvis di Baz Luhrmann (Usa 2022, 159’) v.orig. sott. ita

27 luglio – Un altro mondo di Stéphane Brizé (Francia 2021 – 96’)

28 luglio – C’mon c’mon di Mike Mills (Usa 2021 – 108’) v.orig. sott. ita

30 luglio – Belfast di Kenneth Branagh (Uk 2021, 98’)

2 agosto – Nostalgia di Mario Martone (Italia 2022, 117’)

3 agosto – Settembre di Giulia Steigerwalt (Italia 2022 – 110’)

4 agosto – Flee di Jonas Poher Rasmussen (Danimarca 2021, 90’) V. orig. sott. ita.

6 agosto – Elvis di Baz Luhrmann (Usa 2022, 159’) V. orig. sott. ita.

12 agosto – Top gun – Maverick di Joseph Kosinski (Usa 2022 – 131’)

13 agosto – Ennio di Giuseppe Tornatore (Italia, Belgio, Giappone 2021, 152’)

14 agosto – Drive my car di Ryūsuke Hamaguchi (Giappone 2021, 180’)

15 agosto – Corro da te di Riccardo Milani (Italia 2022, 113’)

17 agosto – Belfast di Kenneth Branagh (Uk 2021, 98’) V. orig. sott. ita.

20 agosto – Licorice pizza di Paul Thomas Anderson (Usa 2021 – 133’)

23 agosto – Elvis di Baz Luhrmann (Usa 2022, 159’)

27 agosto – Madres Parallelas di Pedro Almodòvar (Spagna 2021, 120’)

4 settembre – Ennio di Giuseppe Tornatore (Italia, Belgio, Giappone 2021, 152’) V. orig. sott. ing.

 

 

Ingresso: € 6 intero / € 4 ridotto (Circuito Firenze al Cinema, Polimoda, Accademia di Belle Arti, Card Residenti di Manifattura Tabacchi)

 

Martedì 28 giugno – ore 21.30

Competencia official / Finale a sorpresa di Gastón Duprat & Mariano Cohn (Spagna 2021 – 114’) v.orig. sott. ita

Come nei precedenti film, Il cittadino illustre e Il mio capolavoro, i due registi argentini continuano nel loro gioco a rimpiattino con il pubblico. Anche Competencia Oficial, presentato in Concorso all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, è infatti un’opera che riflette con arguzia e intelligenza sui meccanismi dello spettacolo, in un viavai insistito tra azione e reazione, tra adesione e spiazzamento, che vuol far saltare i meccanismi primari dell’identificazione dello spettatore. Una divertente e irresistibile scorribanda satirica sulla scia di tanti cult-movie sul cinema-nel-cinema interpretata da un terzetto di divi – Penélope Cruz, Antonio Banderas e Oscar Martinez – in stato di grazia.

 

Mercoledì 29 giugno – ore 21.30

Ennio di Giuseppe Tornatore (Italia 2021 – 150’) – David di Donatello miglior documentario 2022

Ritratto a tutto tondo di Ennio Morricone, il musicista più popolare e prolifico del XX secolo, il più amato e venerato dal pubblico, due volte Premio Oscar (il primo alla carriera, il secondo per la partitura di The hateful eight di Quentin Tarantino), autore di decine di colonne sonore uniche e indimenticabili. La lunga e straordinaria carriera di Morricone in un documentario costruito da Tornatore in parte come intervista al Maestro, in parte come testimonianza di prima mano dei colleghi, dei musicologi e degli artisti che hanno goduto del suo apporto nelle loro carriere nonché dei registi che hanno beneficiato delle sue colonne sonore.

 

Sabato 2 luglio – ore 21.30

Licorice pizza di Paul Thomas Anderson (Usa 2021 – 133’)

Il nuovo film di Paul Thomas Anderson, uno dei registi contemporanei più importanti e acclamati dal pubblico e dalla critica, è un incanto da godere e a cui abbandonarsi totalmente. In Licorice Pizza, titolo ispirato al nome del celebre negozio californiano di vinili, Paul Thomas Anderson racconta una storia d’amore e d’amicizia fuori dagli schermi, surreale e romanticamente folle, ambientata nella Los Angeles della sua infanzia, per fotografare quel momento di magia e spensieratezza che precede l’età adulta e una Hollywood ancora innocente. Colonna sonora da urlo con tanti brani dell’epoca firmati da David Bowie, Nina Simone, Paul McCartney, Sonny & Cher e i Doors a cui si aggiungono le musiche originali composte dal sodale e fidato Johnny Greenwood.

 

Martedì 5 luglio – ore 21.30

Alcarras di Carla Simon (Spagna 2022 – 120’) – Orso d’oro 2022 al Festival di Berlino

La famiglia Solé trascorre, come sempre, l’estate a raccogliere le pesche nel suo frutteto ad Alcarràs, un piccolo villaggio della Catalogna. Purtroppo il raccolto di quest’anno rischia di essere l’ultimo perché hanno ricevuto lo sfratto dal terreno che gestiscono e che permette da decenni il loro sostentamento. I nuovi piani per il terreno prevedono infatti l’abbattimento dei peschi e l’installazione di pannelli solari, causando di conseguenza una frattura in questa famiglia di agricoltori numerosa e affiatata. Orso d’Oro all’ultima Berlinale, Alcarràs conferma quanto di buono aveva già rivelato Estate 1993, l’acclamato esordio della regista catalana Carla Simón. Uno sguardo partecipe, sensibile e preciso, una scrittura narrativa fluida e diretta e un’ottima e sorprendente direzione del cast, composto da non professionisti di tutte le età.

 

Giovedì 7 luglio – ore 21.30

Flee di Jonas Poher Rasmussen (Danimarca 2021, 90’)

Il lungometraggio animato del regista danese Rasmussen è stato uno dei titoli rivelazione di questa stagione cinematografica, candidato per la prima volta nella storia degli Academy Awards in tre categorie differenti come miglior documentario, film internazionale e d’animazione. Flee è il racconto di una drammatica fuga che si trasforma in un inno alla vita e alla libertà, la storia di un percorso irto di sfide. La crudele ma al contempo poetica cronaca di fatti realmente accaduti e della ricerca della felicità, che apprendiamo dalla voce del protagonista stesso (nascosto per ragioni di sicurezza dietro uno pseudonimo), generoso e coraggioso nel condividere con lo spettatore paure, speranze, orrori vissuti, ma anche le gioie di una rivincita su violenze e conflitti.

 

Sabato 9 luglio – ore 21.30

Il capo perfetto di Fernando León de Aranoa (Spagna 2021 – 115’)

Designato dalla Spagna alla corsa all’Oscar per il miglior film internazionale, al posto del favorito Madres Paralelas di Pedro Almodovar, vincitore di ben sei premi Goya, Il capo perfetto riporta in auge il nome del regista madrileno Fernando León de Aranoa, di cui qualcuno ricorderà bene I lunedì al sole, pellicola di una ventina d’anni fa interpretata sempre da Javier Bardem. Il grande attore spagnolo è il mattatore assoluto del nuovo film del regista madrileno, nei panni del capo perfetto del titolo, pronto a tutto per far vincere alla sua azienda, produttrice di bilance di tutte le forme e dimensioni, un prestigioso riconoscimento. Una commedia caustica e nerissima capace di raccontare una storia locale, ma al contempo globale, dove emergono le storture e le ipocrisie della globalizzazione selvaggia.

 

Domenica 10 luglio – ore 21.30

The french dispatch di Wes Anderson (Usa 2021 – 108’)

In occasione della morte dell’editore Arthur Howitzer Jr., lo staff di The French Dispatch, una rivista americana con sede nella cittadina francese di Ennui-sur-Blasé, si riunisce per redigere il necrologio. Il ricordo dà vita a quattro storie, firmate da altrettanti giornalisti. Il nuovo film di Wes Anderson, al solito popolato da un cast all stars, tra le altre cose è un dichiarato, folle e vitale atto d’amore nei confronti del giornalismo.

 

Mercoledì 13 luglio – ore 21.30

After love di Aleem Khan (Uk 2020 – 89’)

In seguito alla morte improvvisa del marito, Mary, rassettando alcune cose nella loro casa a Dover, scopre che l’uomo custodiva un segreto a soli trenta chilometri di distanza, a Calais. La donna, inglese di nascita e formazione, diventata per amore del marito musulmana praticante, decide d’impulso di scoprire la verità che si nasconde oltremanica. La protagonista Joanna Scanlon ha donato tutta se stessa nell’intenso e accorato racconto di segreti e bugie tra coniugi diretto dal regista esordiente Aleem Khan. Un’opera sulla fede e sull’identità che affronta temi universali come la verità e il perdono.

 

Giovedì 14 luglio – ore 21.30

Top gun – Maverick di Joseph Kosinski (Usa 2022 – 131’) – v.orig. sott. ita

Tom Cruise, di ritorno al cinema a distanza di quattro anni da Mission Impossible: Fallout, si riappropria della figura – nonché dei jeans, della t-shirt bianca, del giaccone e dei ray-ban – del super pilota scavezzacollo dall’istinto formidabile e insofferente alle regole che a metà degli anni ‘80 lo ha lanciato nell’Olimpo hollywoodiano. Top Gun – Maverick vive del suo sorriso e del suo carisma nostalgico e malinconico, legato a un’altra epoca e a un’altra generazione.

 

Sabato 16 luglio – ore 21.30

È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino (Italia 2021 – 130’) – David Di Donatello miglior film 2022

Paolo Sorrentino torna a casa, nella sua Napoli, dove mancava dai tempi del suo esordio cinematografico (L’uomo in più, 2001) per mettersi a nudo con un film autobiografico in cui affronta la perdita dei suoi genitori. È stata la mano di Dio è la sua opera più sentita e cristallina, giunta nel pieno della sua maturità, come uomo e come artista. Al suo interno ritroviamo tutto l’universo di Sorrentino, la sua passione adolescenziale per il Napoli e per Maradona, il suo amore nascente per il cinema, il suo primo e timido incontro a distanza con Fellini e soprattutto quello con Antonio Capuano, uno dei registi napoletani più importanti e spesso sottostimati del nostro cinema. C’è dentro tutto l’amore per la sua città, Napoli, filmata e ritratta con passione, trasporto e sentimento. Una città caotica e ingombrante, per certi versi lontana e opposta all’indole schiva e riservata del giovane Sorrentino.

 

Lunedì 18 luglio – ore 21.30

Lunana: il villaggio alla fine del mondo di Pawo Choyning Dorji (Bhutan 2021, 109’)

Candidato agli Oscar come miglior film internazionale, Lunana è la sorprendente opera d’esordio del regista, sceneggiatore e produttore Pawo Choyning Dorji. Ugyen, giovane insegnante che ha perso interesse per il suo lavoro, vorrebbe trasferirsi in Australia per diventare un cantante. Rimproverato dai suoi superiori viene trasferito a Lunana, piccolo e remoto villaggio del Buthan a cinquemila metri d’altezza dove manca spesso l’elettricità. Il film mette in scena con grazia e tenerezza il rapporto tra insegnanti e alunni e il legame tra uomo e natura, mostrando con sincerità il mistero della crescita, la strada che bisogna seguire per raggiungere l’età adulta. Nel piccolo villaggio Ugyen, attratto dalle sirene del modello occidentale, riesce a ritrovare se stesso grazie all’innocenza dei suoi piccoli alunni.

 

Martedì 19 luglio – ore 21.30

Parigi, 13 Arr. di Jacques Audiard (Francia 2021 – 105’) v.orig. sott. ita

Il nuovo lavoro di Jacques Audiard, in concorso alla penultima edizione del festival di Cannes, è un film elettrico e sorprendente, fatto di relazioni umane e sentimentali capaci di sprigionare una grande forza ed energia e d’infondere voglia e gioia di vivere. Lo score musicale composto dall’artista e produttore di musica elettronica Erwan Castex, alias Rone, è eccezionale. I quattro personaggi principali non sono da meno e Audiard li ama in modo smisurato e incondizionato. Girato in un magnifico bianco e nero, Parigi, 13 Arr. è tratto dai graphic novel di Adrian Tomine, sceneggiati dallo stesso Audiard insieme a Céline Sciamma.

 

Sabato 23 luglio – ore 21.30

Elvis di Baz Luhrmann (Usa 2022, 159’) v.orig. sott. ita

Presentato in anteprima mondiale all’ultima edizione del festival di Cannes, Elvis segna l’attesissimo ritorno dietro la macchina da presa del regista australiano Baz Luhrmann, nove anni dopo Il grande Gatsby.

Il film esplora la vita e la musica di Elvis Presley, viste attraverso il prisma della sua complicata relazione con l’enigmatico e controverso manager, il colonnello Tom Parker, interpretato da un al solito formidabile e impressionante Tom Hanks. La storia approfondisce le complesse dinamiche tra Presley e Parker nell’arco di oltre vent’anni, dall’ascesa alla grandissima fama di Elvis, giunto a un livello di celebrità senza precedenti. Sullo sfondo un panorama politico, sociale e culturale in continua trasformazione e la perdita dell’innocenza in America.

 

Mercoledì 27 luglio – ore 21.30

Un altro mondo di Stéphane Brizé (Francia 2021 – 96’)

Con Un altro mondo Stéphane Brizé porta a compimento la sua trilogia sul mondo del lavoro iniziata nel 2015 con La legge del mercato e proseguita tre anni più tardi con In guerra. Per farlo si affida nuovamente a Vincent Lindon, uno degli interpreti più importanti e straordinari del cinema francese. Non c’è nessuno al giorno d’oggi capace di filmare e d’imprimere la stessa tensione e intensità alle trattative legate al mondo del lavoro come fa Stéphane Brizé, uno dei pochissimi autori in grado di affrontare queste tematiche in modo lucido e consapevole, con uno sguardo morale.

La vicenda raccontata inoltre è molto simile a quanto capitato alla GKN di Campi Bisenzio. Uno di quei casi in cui il cinema supera la realtà e sa raccontare meglio di tanta televisione la complessa realtà del mondo del lavoro globalizzato.

 

Giovedì 28 luglio – ore 21.30

C’mon c’mon di Mike Mills (Usa 2021 – 108’) v.orig. sott. ita

Dopo Beginners (film ispirato a suo padre) e 20th Century Women (ispirato a sua madre), Mike Mills in C’mon C’mon si focalizza sul fragile e delicato rapporto che intercorre tra genitori e figli, tra adulti e bambini. Per farlo adotta un poetico bianco e nero e la struttura da film on the road, spostandosi tra quattro grandi città americane, Detroit, Los Angeles, New York e New Orleans, seguendo Johnny (Joaquin Phoenix), giornalista radiofonico che insieme ad una collega sta portando avanti un progetto per raccogliere i contributi di vari bambini legati alle incertezze sul futuro, e il suo nipotino di 8 anni Jesse. Il viaggio che compiranno insieme contribuirà alla nascita di un legame vero tra i due.

 

Sabato 30 luglio – ore 21.30

Belfast di Kenneth Branagh (Uk 2021, 98’) v.orig. sott. ita

Sul finire degli anni ’60 Belfast viene attraversata da un malcontento generale, che vede schierarsi cattolici contro protestanti. Iniziano rivolte e attacchi, finché tutta la città non diventa lo scenario di un conflitto esplosivo e sanguinario che porterà alla guerra civile. Più che un film storico Belfast, fresco vincitore del premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale, è un lavoro di natura autobiografica, col giovane protagonista Buddy nei panni dell’alter ego del regista britannico. Il racconto della sua Belfast, volutamente ad altezza di bambino, è un amarcord personalissimo e sentimentale filtrato attraverso gli occhi della nostalgia.

 

 

Martedì 2 agosto – ore 21.15

Nostalgia di Mario Martone (Italia 2022, 117’)

Felice Lasco (uno straordinario Favino), in fuga forzata dalla sua città quand’era ancora un adolescente per fare tappa prima a Beirut, poi in Sudafrica e poi fermarsi in Egitto, al Cairo, si ripresenta dopo quasi quarant’anni alla porta dell’ormai anziana madre (Aurora Quattrocchi) per accudirla prima che sia troppo tardi. In poco meno di nove mesi Mario Martone è stato in concorso nei due festival cinematografici più importanti e prestigiosi a livello internazionale, prima a Venezia con Qui rido io, ambientato nella Napoli di inizio Novecento, e poi a Cannes con Nostalgia, unico film italiano nella selezione ufficiale, ambientato nel Rione Sanità dei giorni nostri. Segno inequivocabile del momento artistico particolarmente felice, ispirato e prolifico che sta attraversando il regista partenopeo, favorito e impreziosito dal sodalizio in fase di scrittura con la moglie Ippolita Di Majo.

Mercoledì 3 agosto – ore 21.15

Settembre di Giulia Steigerwalt (Italia 2022 – 110’)

Un racconto corale che esplora le relazioni umane e sentimentali di persone comuni alle prese con i loro piccoli grandi drammi e alla ricerca di un qualcosa che possa farle stare meglio. Il felice esordio da regista di Giulia Steigerwalt, che aveva già dato prova di essere un’abile e capace sceneggiatrice (Moglie e Marito, Il Campione) dopo aver mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo in veste d’attrice per Gabriele Muccino (Come te nessuno mai, L’ultimo bacio). Prodotto da Matteo Rovere, Settembre è un’opera lieve e delicata che guarda in parte al cinema indie americano, cogliendo con grazia e sensibilità certi vuoti che si aprono improvvisamente nella vita delle persone. Ottimo e ispirato il cast messo insieme dalla Steigerwalt, autrice del soggetto e della sceneggiatura. Un film brillante e intelligente dalla spiccata sensibilità femminile.

 

 

Giovedì 4 agosto – ore 21.15

Flee di Jonas Poher Rasmussen (Danimarca 2021, 90’) Versione originale con sottotitoli in italiano

Il lungometraggio animato del regista danese Rasmussen è stato uno dei titoli rivelazione di questa stagione cinematografica, candidato per la prima volta nella storia degli Academy Awards in tre categorie differenti come miglior documentario, film internazionale e d’animazione. Flee è il racconto di una drammatica fuga che si trasforma in un inno alla vita e alla libertà, la storia di un percorso irto di sfide. La crudele ma al contempo poetica cronaca di fatti realmente accaduti e della ricerca della felicità, che apprendiamo dalla voce del protagonista stesso (nascosto per ragioni di sicurezza dietro uno pseudonimo), generoso e coraggioso nel condividere con lo spettatore paure, speranze, orrori vissuti, ma anche le gioie di una rivincita su violenze e conflitti.

Sabato 6 agosto – ore 21.15

Elvis di Paul Thomas Anderson (Usa 2022 – 159’) Versione originale con sottotitoli in italiano

Presentato in anteprima mondiale all’ultima edizione del festival di Cannes, Elvis segna l’attesissimo ritorno dietro la macchina da presa del regista australiano Baz Luhrmann, nove anni dopo Il grande Gatsby. Il film esplora la vita e la musica di Elvis Presley, viste attraverso il prisma della sua complicata relazione con l’enigmatico e controverso manager, il colonnello Tom Parker, interpretato da un al solito formidabile e impressionante Tom Hanks. La storia approfondisce le complesse dinamiche tra Presley e Parker nell’arco di oltre vent’anni, dall’ascesa alla grandissima fama di Elvis, giunto a un livello di celebrità senza precedenti. Sullo sfondo un panorama politico, sociale e culturale in continua trasformazione e la perdita dell’innocenza in America.

Venerdì 12 agosto – ore 21.15

Top gun – Maverick di Joseph Kosinski (Usa 2022 – 131’)

Tom Cruise, di ritorno al cinema a distanza di quattro anni da Mission Impossible: Fallout, si riappropria della figura – nonché dei jeans, della t-shirt bianca, del giaccone e dei ray-ban – del super pilota scavezzacollo dall’istinto formidabile e insofferente alle regole che a metà degli anni ‘80 lo ha lanciato nell’Olimpo hollywoodiano. Top Gun – Maverick, enorme successo al box office americano (il più grande exploit a livello economico nella carriera di Cruise) vive del suo sorriso e del suo carisma nostalgico e malinconico, legato a un’altra epoca e a un’altra generazione.

Sabato 13 agosto – ore 21.15

Ennio di Giuseppe Tornatore (Italia, Belgio, Giappone 2021, 152’) – David di Donatello miglior documentario 2022

Ritratto a tutto tondo di Ennio Morricone, il musicista più popolare e prolifico del XX secolo, il più amato e venerato dal pubblico, due volte Premio Oscar (il primo alla carriera, il secondo per la partitura di The hateful eight di Quentin Tarantino), autore di decine decine di colonne sonore uniche e indimenticabili. La lunga e straordinaria carriera di Morricone in un documentario costruito da Tornatore in parte come intervista al Maestro, in parte come testimonianza di prima mano dei colleghi, dei musicologi e degli artisti che hanno goduto del suo apporto nelle loro carriere nonché dei registi che hanno beneficiato delle sue colonne sonore. Miglior documentario all’ultima edizione dei David di Donatello.

 

 

Domenica 14 agosto – ore 21.15

Drive my car di Ryūsuke Hamaguchi (Giappone 2021, 180’)

Il film di Ryūsuke Hamaguchi, uno dei nuovi maestri del cinema giapponese contemporaneo, è stato uno dei titoli più premiati e acclamati dell’ultima stagione cinematografica. Ha iniziato a mietere consensi e riconoscimenti fin dalla sua presentazione a Cannes nel 2021, dove si è aggiudicato il premio per la miglior sceneggiatura, per poi vincere come miglior film internazionale ai BAFTA, Golden Globes e Academy Awards. Il capolavoro di Hamaguchi, che oltre a essere una superba e magistrale trasposizione da un racconto di Murakami omaggia anche Zio Vanja di Cechov, rimasto a lungo in programmazione allo Stensen non poteva certo mancare nell’arena estiva della Manifattura Tabacchi.

Lunedì 15 agosto – ore 21.15

Corro da te di Riccardo Milani (Italia 2022, 113’)

Uno dei pochi titoli italiani di questa stagione che ha saputo intercettare l’interesse e conquistare il favore del pubblico. Il nuovo film di Riccardo Milani, forte della coppia inedita sul grande schermo formata da Miriam Leone e Pierfrancesco Favino, è una rom com incentrata su un tema delicato e poco frequentato dal nostro cinema, quello della disabilità. Corro da te, remake efficace di un film francese, Tutti in piedi di Frank Dubosc, ha il grande merito di non cadere mai nel pietismo.

Mercoledì 17 agosto – ore 21.15

Belfast di Kenneth Branagh (Uk 2021, 98’)

Sul finire degli anni ’60 Belfast viene attraversata da un malcontento generale, che vede schierarsi cattolici contro protestanti. Iniziano rivolte e attacchi, finché tutta la città diviene lo scenario di un conflitto esplosivo e sanguinario che porterà alla guerra civile. Più che un film storico Belfast, premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale, è un lavoro di natura autobiografica, col giovane protagonista Buddy nei panni dell’alter ego del regista britannico. Il racconto della sua Belfast, volutamente ad altezza di bambino, è un amarcord personalissimo e sentimentale filtrato attraverso gli occhi della nostalgia.

Versione originale con sottotitoli in italiano

 

Sabato 20 agosto – ore 21.15

Licorice pizza di Paul Thomas Anderson (Usa 2021 – 133’)

Il nuovo film di Paul Thomas Anderson, uno dei registi contemporanei più importanti e acclamati dal pubblico e dalla critica, è un incanto da godere e a cui abbandonarsi totalmente. In Licorice Pizza, titolo ispirato al nome del celebre negozio californiano di vinili, Paul Thomas Anderson racconta una storia d’amore e d’amicizia fuori dagli schermi, surreale e romanticamente folle, ambientata nella Los Angeles della sua infanzia, per fotografare quel momento di magia e spensieratezza che precede l’età adulta e una Hollywood ancora innocente. Colonna sonora da urlo con tanti brani dell’epoca firmati da David Bowie, Nina Simone, Paul McCartney, Sonny & Cher e i Doors a cui si aggiungono le musiche originali composte dal sodale e fidato Johnny Greenwood.

Martedì 23 agosto – ore 21.15

Elvis di Baz Luhrmann (Usa 2022, 159’)

Presentato in anteprima mondiale all’ultima edizione del festival di Cannes, Elvis segna l’attesissimo ritorno dietro la macchina da presa del regista australiano Baz Luhrmann, nove anni dopo Il grande Gatsby.

Il film esplora la vita e la musica di Elvis Presley, viste attraverso il prisma della sua complicata relazione con l’enigmatico e controverso manager, il colonnello Tom Parker, interpretato da un al solito formidabile e impressionante Tom Hanks. La storia approfondisce le complesse dinamiche tra Presley e Parker nell’arco di oltre vent’anni, dall’ascesa alla grandissima fama di Elvis, giunto a un livello di celebrità senza precedenti. Sullo sfondo un panorama politico, sociale e culturale in continua trasformazione e la perdita dell’innocenza in America.

Sabato 27 agosto

Madres Parallelas di Pedro Almodòvar (Spagna 2021, 120’)

In Madres Paralelas, tutte le donne, siano esse nonne, bisnonne, figlie o madri, hanno un animo indomito e cercano, spinte dalla pietas e dal loro senso di giustizia, di ristabilire la verità ripercorrendo il dolore di una storia, personale quanto collettiva (le ferite ancora aperte del franchismo), che gli uomini sembrano voler rimuovere per continuare invece ad esercitare un’oppressione testarda ed egoista. Penélope Cruz, vincitrice della Coppa Volpi all’ultima edizione della Mostra di Venezia dove il film era in concorso, ci regala una delle prove più intense e mature della sua carriera.

Domenica 4 settembre – ore 21.15

Ennio di Giuseppe Tornatore (Italia, Belgio, Giappone 2021, 152’) – David di Donatello miglior documentario 2022

Ritratto a tutto tondo di Ennio Morricone, il musicista più popolare e prolifico del XX secolo, il più amato e venerato dal pubblico, due volte Premio Oscar (il primo alla carriera, il secondo per la partitura di The hateful eight di Quentin Tarantino), autore di decine decine di colonne sonore uniche e indimenticabili. La lunga e straordinaria carriera di Morricone in un documentario costruito da Tornatore in parte come intervista al Maestro, in parte come testimonianza di prima mano dei colleghi, dei musicologi e degli artisti che hanno goduto del suo apporto nelle loro carriere nonché dei registi che hanno beneficiato delle sue colonne sonore. Miglior documentario all’ultima edizione dei David di Donatello.

Versione originale con sottotitoli in inglese