Middle East Now 2020

Torna alla Compagnia il Festival sul Medioriente contemporaneo, tra cinema, arte, musica, incontri, teatro, e con oltre 40 film in anteprima.

dal 6 all'11 ottobre 2020

Descrizione

MIDDLE EAST NOW 2020

Dal 6 all’11 ottobre torna il Middle East Now Festival al Cinema La Compagnia e in altri luoghi della città.

Quest’anno con oltre 40 film in anteprima e un poliedrico programma di cinema, arte, musica, incontri, teatro e progetti culturali, per osservare con sguardo più ampio possibile i fenomeni più nuovi e vibranti del Medio Oriente contemporaneo.

Sarà un’edizione sia fisica, tornando in sala con tutte le precauzioni necessarie, sia online, su una speciale piattaforma che darà la possibilità a un numero ancora più alto di spettatori di vedere le anteprime.

E il tema sarà “Visual Voices”, ossia come le espressioni culturali visive siano strumenti di impegno sociale in Medio Oriente, e come “immagini e voci” insieme lancino messaggi forti di un cambiamento necessario.

Aprirà il programma Sunless Shadows, presentato a IDFA 2019 e vincitore del premio alla miglior regia. Tra gli altri titoli di punta The Wasteland, film vincitore del premio Orizzonti per il miglior film al 77° Festival di Venezia, e, sempre dalla sezione Orizzonti, il film di chiusura Gaza Mon Amour.

Tra gli eventi speciali, la mostra fotografica “7×7 Middle East” al MAD Murate Art District (dove 7 fotografi raccontano 7 giornate in 7 città del Medio Oriente), il nuovo progetto “Medio Oriente a fumetti” e una libreria-installazione che proporrà un viaggio tra romanzi e saggi che raccontano i cambiamenti del Medio Oriente degli ultimi anni.

 

BIGLIETTI

pomeridiano: 4€

serale: 6€ – 5€ (under 30 e over 65)

giornaliero (3 film + 3 corti): 12€ – 10€ (under 30 e over 65)

abbonamento intero Festival: 30€

abbonamento film online: 9,90€

aperitivo + film (venerdì 9 ottobre): 15€

Prevendita online su www.cinemalacompagnia.it (senza maggiorazioni)

Abbonamento film online e accesso sala virtuale Più Compagnia su www.mymovies.it/ondemand/middleastnow/

 

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PROGRAMMA FILM ONLINE

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PROGRAMMA FILM IN SALA

Cinema La Compagnia, via Cavour 50r

tutti i film sono in lingua originale con sottotitoli inglesi e italiani

 

Martedì 6 ottobre

Ore 21.00
Welcome “Music for film” – Speciale contributo del compositore Omar Fadel (5′)

THE TRAP di Nada Riyadh (Egitto, Germania, 2019, 20’) v.o. arabo – sott. inglese, italiano

Lontano da occhi indiscreti, una giovane coppia di amanti si rifugia per fare l’amore in una desolata e degradata località balneare egiziana. Il rapporto di potere tra di loro è messo alla prova quando la ragazza rivela di voler mettere fine alla loro relazione. Anteprima italiana, con introduzione video del regista

a seguire

SUNLESS SHADOWS di Mehrdad Oskouei (Iran, Norvegia, 2019, 74’) v.o. persiano – sott. inglese, italiano

L’ultimo film di Mehrdad Oskouei, il più importante documentarista iraniano di oggi, che ha aperto l’ultima edizione del festival IDFA di Amsterdam e vinto la “Miglior Regia”. Intimo e al tempo stesso potente ritratto della vita quotidiana in un centro di detenzione minorile iraniano, in cui un gruppo di ragazze adolescenti sconta la pena per aver ucciso il marito, il padre o un altro membro maschile della famiglia: da sole davanti alla macchina da presa, rivelano i loro pensieri, i sentimenti e i dubbi, in un luogo che è per loro diventato un rifugio, lontano da una società aggressiva e dominata dagli uomini.

Anteprima italiana, alla presenza del regista

 

Mercoledì 7 ottobre

Ore 15.30

BROTHERHOOD di Meryam Joobeur (Tunisia, Canada, Qatar, Svezia, 2018, 25’) v.o. arabo, inglese – sott. inglese, italiano

Mohamed è profondamente scosso e sospettoso quando il figlio maggiore Malek, andato via di casa, ritorna nella Tunisia rurale con al seguito una misteriosa giovane moglie. Le complessità emotive di un ricongiungimento familiare e le ferite del passato portano a conseguenze tragiche.

Anteprima italiana, con introduzione video della regista

a seguire

WATERPROOF di Daniela König (Giordania, Germania, 2019, 88’) v.o.: arabo – sott. inglese, italiano

Siamo in Giordania, dove un idraulico non può entrare in casa in assenza di un marito. Tre donne stabiliscono che questa assurda regola può rappresentare un’opportunità e decidono di diventare idraulici. Così conquistano presto una bella fetta di mercato, possono essere chiamate a qualunque ora ed entrare nelle case in assenza di mariti, compagni, fratelli e maschi di ogni tipo. Si chiamano Khawla, Aisha e Rehab e diventano vere e proprie manager in un paese dove la condizione femminile è ancora arretrata e oppressa. E quando le donne diventano imprenditrici la sfida si fa più alta e la loro mission diventa vincere la siccità in una terra arida.

Con introduzione video della regista

Ore 18.00

STARVATION di Zahra Rostampour (Iran, 2018, 8’) no dialoghi

Una lupa affamata rimane incastrata nello stereotipo di essere il grande lupo cattivo della storia. Deve fuggire quando tutti la accusano di violenza e omicidio. E affronta il pericolo di essere uccisa.

Anteprima italiana

a seguire

SHOUTING AT THE WIND di Siavash Jamali, Ata Mehrad (Iran, 2018, 62’) v.o.: persiano – sott. inglese, italiano

Meysam ha 17 anni e vive a Darvaze Ghar, quartiere povero di Teheran noto come l’ultima tappa di prostitute, eroinomani e persone ai margini della società. Meysam è divertente, bello e adora la musica underground. Aiuta anche suo padre, un ex eroinomane, che ora gestisce un negozio di alimentari. La musica è la passione di Meysam, il suo modo per sfidare un destino segnato, si considera un cantante e vuole formare una band. Ma poiché la musica underground è vietata in Iran, i suoi genitori lo spingono a concentrarsi sui suoi studi e lavorare di più nel loro negozio di alimentari. Ma Meysam non vuole obbedire. Documentario bellissimo, leggero e allo stesso tempo divertente sul passaggio all’età adulta, e uno spaccato della società iraniana contemporanea con tutte le sue contraddizioni.

Anteprima italiana, alla presenza del regista e del compositore

Ore 21.00

THE YELLOW, THE CAT, THE KAYAKERS AND THE HOST di Esme Madra (Turchia, 2019, 19’) v.o. turco – sott. inglese, italiano

La padrona di casa è una donna che vive da sola in mezzo a una grande tenuta. I visitatori che ha tanto atteso arrivano finalmente a tardissima notte. Entrano così nella vita della padrona di casa, interferendo con la sua routine quotidiana e aiutandola anche a prendere una decisione.

Anteprima internazionale, con introduzione e Q&A in collegamento con la regista

a seguire

NOAH LAND di Cenk Ertürk (Turchia, Germania, USA, 2019, 109’) v.o: turco – sott. inglese, italiano

Ibrahim ha un ultimo desiderio: essere sepolto sotto l’albero che ha piantato da bambino nel suo villaggio rurale. Suo figlio Ömer promette di onorare il desiderio del padre morente, ma i cittadini si oppongono. Nei quarantacinque anni da quando Ibrahim se n’è andato, l’albero è diventato un simbolo sacro, con la gente del posto che crede che sia stato effettivamente collocato lì da Noè, dopo il Diluvio Universale. Vincitore dei premi “miglior attore” e “migliore sceneggiatura” al Tribeca Film Festival, “Noah Land” è un’esplorazione intima dei concetti di paternità, religione, memoria e separazione, ancorata a una superba recitazione.

Con introduzione e Q&A in collegamento con il regista

 

Giovedì 8 ottobre

Ore 15.30

ELEPHANT BIRD di Amir Masoud Soheili (Afghanistan/Iran, 2019, 15’) v.o. – sott. inglese, italiano

Un mini-bus è in viaggio verso Kabul attraverso le montagne. Ogni passeggero ha un buon motivo per intraprendere questo viaggio. Un vecchio è in viaggio per portare un tacchino al nipote, come ultimo desiderio prima di morire. Tuttavia, la strada principale è bloccata dai ribelli. Decidono di utilizzare una strada alternativa, meno sicura, ma c’è ancora la possibilità di essere scoperti dai ribelli.

Anteprima italiana, con introduzione video del regista a seguire

143 RUE DU DESERT di Hassen Ferhani (Algeria, Francia, Qatar, 2019, 100’) v.o.: algerino, francese, inglese – sott. inglese, italiano

Nella sua locanda nel deserto algerino, per una sigaretta o un caffè, una donna accoglie camionisti, vagabondi e sogni… Il suo nome è Malika.

Anteprima italiana, con introduzione e Q&A in collegamento con il regista

Ore 18.00

COAST di Özkan Bal (Turchia, 2019, 4′) v.o. arabo – sott. inglese, italiano

Il protagonista Hasan è un rifugiato siriano. Durante la guerra nel suo paese ha perso famiglia e casa. Tutto quello che ha sono dei soldi, pochi vestiti e una carta d’identità di cui non sa cosa farsene. Sulla spiaggia su cui è sbarcato, la vita continua come al solito e nessuno ha notato la presenza anomala di Hasan.

Anteprima internazionale, con introduzione video del regista

a seguire

IN SEARCH OF OIL AND SAND di Wael Omar, Philippe Dib (Egitto, USA, 2012, 59’) v.o. arabo, inglese, francese – sott. inglese, italiano

La finzione incontra la realtà in questo premiato documentario: i membri della famiglia reale egiziana girano un film su se stessi poche settimane prima del colpo di stato che li avrebbe estromessi dal potere. Questo filmato in 16 mm, girato nel 1952, non solo predice il loro destino, ma anche – inconsapevolmente – registra gli ultimi giorni di una dinastia.

Con introduzione e Q&A in collegamento con il regista e con il compositore Omar Fadel

Ore 21.00

HAJWALAH di Rana Jarbou (Arabia Saudita, 2015, 21’) v.o. arabo – sott. inglese, italiano

Hajwalah esplora la città di Riyadh attraverso gli occhi del giovane Rakan, appassionato della pratica illegale del tafheet – guidare auto rubate – molto comune in Arabia Saudita. Parallelamente mostra la città dalla lente d’osservazione di una donna, la regista stessa, e fornisce una nuova prospettiva sulla crescita rapida della metropoli nel deserto, e sulle interazioni sociali altamente regolamentate.

Anteprima italiana, con introduzione video della regista

a seguire

YOMMEDINE di Abu Bakr Shawky (Egitto, Austria, USA, 2018, 97’) v.o. arabo – sott. inglese, italiano

Beshay non è mai uscito dal lebbrosario nel deserto egiziano dove la famiglia l’ha abbandonato da bambino. Dopo la scomparsa di sua moglie, decide per la prima volta di partire alla ricerca delle sue origini. Prende sotto la sua protezione un orfanello e insieme vanno alla ricerca di una famiglia. Un viaggio iniziatico, un road movie nell’Egitto profondo, che con tono leggero ci parla di miseria, tabù religiosi ed esclusione. Presentato in competizione a Cannes, il film ha vinto il François Chalais Prize.

Con introduzione e Q&A in collegamento con il compositore Omar Fadel

 

Venerdì 9 ottobre

Ore 15.30

COMMAND di Farshid Abdi (Kurdistan – Iran, 2019, 5′) v.o. curdo – sott. italiano

Durante un’operazione militare, un soldato è disorientato se obbedire al suo dovere o ascoltare il suono del suo cuore.

Anteprima italiana, con introduzione video del regista

a seguire

ZHIRLEH di Bahar Rouhani (Kurdistan – Iran, 2019, 63’) v.o.: persiano – sott. inglese, italiano

Nel villaggio di Zhivar, nel Kurdistan iraniano, c’è una donna forte conosciuta dai locali come “MadarKhe-Nan”. Sta cercando di risolvere da sola i problemi del suo villaggio. Per risolverli, ha in programma di istituire un consiglio nella regione, questo consiglio si chiama “Zhirleh”. Ma il giorno in cui si forma il consiglio accade un incidente che cambia ogni cosa.

Anteprima italiana, con introduzione video della regista

Ore 17.30

COUNTRYMAN di Hassanein Khazaal (Iraq, Francia, 2019, 5’) v.o. arabo – sott. inglese, italiano

Quando non vivi nel tuo paese, ma il tuo paese vive in te. Nel 2019 in Iraq ci sono stati oltre 330 morti, con circa 15.000 feriti. I giovani iracheni chiedono accesso all’occupazione, all’eqaulità sociale e voglioni la fine di un regime politico totalmente corrotto. La maggior parte delle vittime sono state uccise da munizioni, altre hanno subito ferite mortali a causa di bombole di gas lacrimogeni sparate a distanza ravvicinata contro i manifestanti. E sono anche stati usati cannoni ad acqua, che sparavano acqua bollente.

Anteprima internazionale, alla presenza del regista

a seguire

TINY SOULS di Dina Naser (Giodania, Qatar, Francia, Libano, 2019, 86’) v.o. arabo – sott. inglese, italiano

Marwa ha nove anni, e vive in un campo profughi da quando è fuggita dalla Siria con la sua famiglia. Come ogni bambino, le sue preoccupazioni ruotano intorno alla scuola e i suoi interessi a giochi e al tempo libero. Dopo quattro mesi di vita nel campo, Marwa si aspetta di rimanere per un’altra settimana, forse due. Nel corso dei quattro anni successivi, il regista segue la vita quotidiana di Marwa nel campo, dove da bambina sboccia in una giovane donna, con fascino, spirito positivismo e determinazione.

Anteprima italiana, con introduzione e Q&A in collegamento con la regista

Ore 21.00

LIFE’S GONE WITH THE WIND di Siavash Saedpanah, Omid Gharibi (Iran, 2019, 6’) v.o. curdo – sott. italiano

Un’anziana donna ricorda la sua infanzia e i suoi sogni incompiuti, quando vede un aquilone entrare in casa sua.

Anteprima mondiale, con introduzione video della regista

a seguire

THE WASTELAND (DASHTE KHAMOUSH) di Ahmad Bahrami (Iran, 2020, 103′) v.o.: persiano, turco, curdo – sott. inglese, italiano

Un mattonificio in una località remota produce mattoni ancora in modo tradizionale. Famiglie di etnie diverse lavorano nella fabbrica e il capo sembra essere in grado di risolvere i loro problemi. Lotfollah, un quarantenne nato proprio nella fabbrica, è il sorvegliante, ma funge anche da tramite tra operai e padrone. Questi ha chiesto a Lotfollah di riunire gli operai davanti al suo ufficio perché vuole annunciare loro che la fabbrica chiuderà. A Lotfollah adesso importa solo proteggere Sarvar, la donna di cui è da tempo innamorato.

Alla presenza del regista

 

Sabato 10 ottobre

Ore 11.00

THE UNITED di Amin Matalqa (USA, Giordania, 2012, 96’) v.o. arabo, inglese – sott. inglese, italiano

Un leggendario allenatore di calcio egiziano viene prelevato dalla pensione da un suo ex fuoriclasse, per allenare un gruppo di disadattati provenienti da tutto il mondo arabo, in una nuova accademia di calcio in Giordania. Mentre i ragazzi si scontrano e lottano per andare d’accordo, tocca alla nipote dell’allenatore Laila unire la squadra e il suo burbero allenatore per salvare il futuro della Middle East Football Academy.

Con introduzione video del regista

Ore 15.30

THE FRIEND’S HOUSE di Mohammad Reza Eyni (Iran, Francia, 2019, 60’) v.o.: persiano – sott. inglese, italiano

Un giovane regista iraniano decide di realizzare un documentario sul più importante pittore iraniano, Abolghasem Saidi, trasferitosi a Parigi settant’anni fa. Con l’accordo di Saidi, il regista 32enne si reca a Parigi per iniziare il film, ma qui trova solo porte chiuse. Storia di due generazioni, in cui ciascuna mira a comprendere e sfidare la prospettiva dell’altro. Più che un ritratto cinematografico su Saidi, durante tutto la realizzazione del film, il regista inizia a mettere in discussione e sfidare se stesso.

Anteprima italiana, alla presenza del regista

a seguire

CUTTING THROUGH ROCKS di Sara Khaki, Mohammad Reza Eyni (Germania, Iran 2020, 15’) v.o. – sott. inglese, italiano

La trentasettenne Sara Shahverdi, 37 anni, motociclista, proprietaria di un terreno, ex ostetrica, avvocato civico e recente divorziata, ha appena vinto una frana alle elezioni locali nel suo remoto villaggio iraniano – e tutti hanno un’opinione al riguardo, inclusa la sua.

Anteprima work in progress, alla presenza dei registi

Ore 17.30

THE WEDDING DRESS di Mohammed Salman (Arabia Saudita, 2016, 24’) v.o. arabo – sott. inglese, italiano

Asmahan, una sarta, si prepara per il matrimonio della figlia. La comunità in cui vive crede che una sarta che si confeziona il proprio abito per partecipare a un matrimonio attragga la morte. Asmahan, seguirà la tradizione oppure darà ascolto ai desideri della figlia e la ignorerà?

Anteprima italiana, introduce Laura Aimone curatrice del focus

a seguire

BEIRUT, LA VIE EN ROSE di Èric Motjer Pintu (Spagna, Libano, 2019, 73’) v.o.: francese, inglese, arabo, spagnolo – sott. inglese, italiano

“Beirut, la vie en rose” ci fa entrare per la prima volta nelle vite di quattro dei più importanti membri dell’élite cristiana in Libano, gli ultimi rappresentanti di quella che un tempo era definita la Svizzera del Medio Oriente. Un ritratto dolce amaro fatto di potere, religione e conflitti: tra vita sociale intensa, feste sontuose e stravaganze, i membri dell’élite cristiana hanno superato le loro paure per il futuro e vivono la vita al massimo come se nulla fosse cambiato. Ma, in un paese destinato a episodi ciclici di conflitto e instabilità, c’è qualcosa che non possono più ignorare: l’inevitabile fine di un’era… la loro.

Anteprima italiana, con introduzione video del regista

Ore 21.00

SELFIE ZEIN di Amira Diab (Palestina, 2019, 11’) v.o. inglese, arabo, ebraico – sott. inglese, italiano

Zein è una giovane donna di Betlemme, determinata a pregare nella moschea di Al-Aqsa dopo l’annuncio di Trump di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Il suo è un viaggio breve, solo 8,8 chilometri, ma gli ostacoli che incontra sono infiniti. Il muro di separazione, i controlli di sicurezza e la sua stessa natura di voler vivere come una donna libera diventano grandi ostacoli tra lei e il suo obiettivo. Con un solo cambio di vestiti, la forza di Zein la ispira a diventare creativa e inventarsi look diversi per superare ostacoli ed oppressioni che si troverà di fronte. Il tutto ripreso dalla lente del suo smartphone.

Anteprima italiana, con introduzione video della regista

a seguire

BETWEEN HEAVEN AND EARTH di Najwa Najjar (Palestina, Islanda, Lussemburgo, 2019, 95’) v.o.: arabo, inglese, ebraico – sott. inglese, italiano

Salma e Tamer, una coppia palestinese di trent’anni, sono sposati da cinque anni. Salma è di Nazareth, mentre Tamer è il figlio di un famoso intellettuale rivoluzionario ucciso a Beirut. La prima volta che Tamer riceve il permesso per attraversare il checkpoint israeliano è per chiedere il divorzio da sua moglie. Ma in tribunale fanno una scoperta scioccante sul passato del padre di Tamer e hanno 72 ore per trovare un documento necessario prima che scada il suo permesso. Mentre la storia si rivela, il segreto mette in luce un’epoca in cui la religione non era un problema e l’amore poteva sopravvivere a un paesaggio distrutto in un paese dilaniato dalla guerra.

Anteprima italiana, alla presenza della regista e del produttore

 

Domenica 11 ottobre

Ore 11.00

AYOUNI di Yasmin Fedda (Uk/Qatar, 2020, 75 minuti) v.o. – sott. italiano

Noura e Machi cercano risposte sui loro cari: Bassel Safadi e Paolo Dall’Oglio, che sono tra le oltre 100.000 persone scomparse in Siria. Di fronte al limbo di una devastante assenza di informazioni, la speranza è l’unica cosa a cui devono aggrapparsi. Ayouni in lingua araba significa letteralmente “i miei occhi”, ma viene usata anche per dire “amore mio”. Così i genitori si rivolgono ai figli, così si chiamano tra di loro gli innamorati, ma anche le sorelle e i fratelli. Girato per sei anni e in più Paesi in cerca di risposte, Ayouni è un tentativo di dare facce ai numeri, dare voce al silenzio e rendere innegabilmente visibile l’invisibile.

Con la partecipazione di Machi Dall’Oglio (sorella di Paolo Dall’Oglio) e della giornalista Viviana Mazza (Corriere della Sera)

Ore 15.30

SILENT LIGHTHOUSE di Payam Laghari and Farshad Qaffari (Kurdistan – Iran, 2018, 1′) v.o. curdo – sott. italiano

È tempo di guerra in Medio Oriente e una famiglia curda senza più dimora deve emigrare nei paesi europei attraverso il mare, quando succede qualcosa. Vincitore del premio come miglior regista al France Mobile Film Festival e selezionato in decine di festival internazionali.

Anteprima italiana, con introduzione video del regista

a seguire

LES HIRONDELLES DE KABOU di Zabou Breitman and Eléa Gobbé-Mévellec (France, Switzerland, Luxembourg, 2019, 81′)

Le vite di due coppie afghane si intrecciano fatalmente in questo commovente adattamento del romanzo bestseller di Yasmina Khadra, sulla vita sotto il controllo dei talebani. Raccontata magnificamente attraverso l’animazione disegnata a mano, la storia inizia nel 1998, quando l’artista Zunaira vive felicemente sposata con il marito Mohsen, mentre la legge della Sharia prende piede. A seguito di un incidente, si ritrova imprigionata e sotto la custodia di Atiq, il comandante incaricato di eseguire una dura condanna. Man mano che il suo interesse per lei cresce, Atiq inizia a mettere in dubbio la sua fedeltà al brutale regime.

Con introduzione video delle registe

Ore 17.30

HARMONICA di Ashkan Saedpanah (Kurdistan – IRAN, 2019, 16′)

Un camionista decide di tornare a casa prima per il compleanno di sua moglie, e improvvisamente scopre che sua moglie non è sincera con lui.

Anteprima italiana, con introduzione video del regista

a seguire

FORMERLY YOUTH SQUARE di Mina Akbari (Iran, 2019, 70′)

La regista-giornalista Mina Akbari parte da una fotografia di gruppo di venti anni prima, che ritrae i 70 giornalisti che lavoravano al quotidiano Jame, oggi chiuso, per raccontare cosa ne è stato delle loro vite e dei loro percorsi professionali. Il risultato è un racconto intenso delle difficoltà, delle repressioni e delle insidie dell’essere giornalista in Iran, che ha creato grande attenzione attorno al film perché argomenti così delicati sono raramente discussi nei forum pubblici, e perché la regista è essa stessa una rispettata giornalista.

Anteprima italiana, introduce la giornalista Viviana Mazza (Corriere della Sera)

Ore 21.00

Premiazioni

“Middle East Now Audience Award” al miglior film votato dal pubblico

“Premio Cinema Iran 2020” al miglior lungometraggio / documentario dall’Iran

“Middle East Now Staff Award 2020” al miglior corto o mediometraggio

“Best OFF” al miglior cortometraggio d’autore assegnato da OFF Cinema

a seguire

MARADONA’S LEG di Firas Khoury (Palestina, Germania, 2019, 23’) v.o. arabo – sott. inglese, italiano

Ambientato durante i Mondiali del 1990, protagonisti due ragazzini palestinesi alla ricerca disperata delle “gambe di Maradona”, l’ultima figurina mancante per completare l’album dei mondiali e vincere un computer Atari.

Con introduzione video del regista

a seguire

GAZA MON AMOUR di Tarzan e Arab Nasser (Palestina, Francia, Germania, Portogallo, Qatar, 2020, 88′) vo: arabo – sott. inglese, italiano L’ultimo film dei gemelli registi palestinesi Tarzan e Arab, che ha debutatto al festival di Veneia. Gaza, oggi. Il pescatore Issa, sessant’anni, è segretamente innamorato di Siham, una donna che lavora come sarta al mercato. Determinato a farle la sua proposta di matrimonio, rinviene nella rete da pesca un’antica statua di Apollo e decide di nasconderla a casa sua. Quando Hamas scopre l’esistenza di questo misterioso tesoro, per Issa iniziano i problemi… Riuscirà nel suo intento di dichiarare il proprio amore a Siham?

Alla presenza dei registi