Cortometraggi Antropocene VR
Tre cortometraggi in realtà virtuale per approfondire Antropocene: i marmi di Carrara, la discarica di Dandora e il rogo dell'avorio. Visibili gratuitamente in atrio.
dal 21 ottobre 2019Descrizione
CORTOMETRAGGI ANTROPOCENE VR
In atrio sono disponibili due postazioni VR, per la visione di tre cortometraggi in realtà virtuale complementari al film Antropocene.
Cortometraggi a 360° sui marmi di Carrara, la discarica di Dandora e il rogo dell’avorio, visibili gratuitamente con gli appositi visori, da richiedere in cassa previa consegna di un documento identificativo.
SCHEDE
Anthropocene è un progetto multidisciplinare che unisce documentario, fotografia, film, realtà virtuale, realtà aumentata e ricerca scientifica per studiare l’influenza dell’uomo sullo stato, l’evoluzione e il futuro della Terra.
Pensati per consentire un’esplorazione complementare dei luoghi, delle idee e dei temi del film, i video in realtà virtuale hanno l’obiettivo di creare un’esperienza unica che immerga, letteralmente, lo spettatore nella realtà dell’Antropocene.
CARRARA, 8′
Il marmo di Carrara è stato richiesto fin dai tempi dell’Antica Roma.
Usato per costruire ogni cosa, dai ripiani dei bagni al David di Michelangelo, la sete di questo materiale pregiato ha ritagliato intere aree delle Alpi Apuane.
In questo video seguirete i blocchi di marmo, dal momento del taglio dalle cime incontaminate del Centro Italia al viaggio lungo i fianchi dei monti, per arrivare agli studi degli artigiani ed essere esportatati sul mercato globale.
DANDORA, 6′
La discarica di Dandora è la più grande del suo genere in Kenia. Raccoglie circa 2.000 tonnellate al giorno tra rifiuti industriali, agricoli, commerciali e medici. E’ stato stimato che più di un milione di persone vive nelle vicinanze della discarica. Gli abitanti ci lavorano, in modo informale, smistando la spazzatura con le mani e rivendendola agli impianti di riciclaggio in loco. I canyon e le colline di plastica di Dandora rappresentano non solo un paesaggio interamente umano, ma anche una microeconomia emergente. In continua proliferazione e facili da ottenere, i rifiuti in plastica sono diventati a loro volta una risorsa, da estrarre e vendere come tale. Ma tanti di essi non possono essere riusati e si coaguleranno incrementando la discarica, riversandosi nei canali e negli Oceani e formando infine un massiccio strato di sedimenti che segnerà l’epoca geologica dell’Antropocene.
IL ROGO DELL’AVORIO, 6′
Il 31 aprile 2016, nel Parco Nazionale di Nairobi, è avvenuto il più grande rogo d’avorio della storia. Unidici pire composte da 105 tonnellate di zanne d’elefante confiscate e da 1,35 tonnellate di corna di rinoceronte sono state bruciate come sirena d’allarme per fermare tutto il commercio di avorio. E’ stato stimato che il valore di mercato delle pire si aggirasse tra i 105 e i 150 milioni di dollari – il valore di 6.000 o 7.000 elefanti. Il team di Antropocene era presente, per riprendere questo messaggio viscerale, dalla valenza fortemente simbolica, rivolto ai cacciatori di frodo e al commercio illegale, e per testimoniare quell’enorme perdita di vita animale e di biodiversità.